Segnaliamo questa nuova uscita per i tipi della “Derivi Approdi”, trattasi – come si evince facilmente dal titolo – di un libro sull’hooliganismo e le forti connotazioni dello stesso nella/con la “working class” inglese scritto dal sociologo inglese John Clarke. Per quanto trattasi di studi un po’ datati nel tempo, le analisi conservano ancora una fortissima attualità. Il testo è tradotto e curato da Luca Benvenga, dottorando all’Università del Salento in “Human and social sciences” ed è ovviamente disponibile in tutte le librerie fisiche e online cercando l’ISBN 978-88-6548-259-9.
John Clarke – coniugando la ricostruzione storica a un’acuta osservazione dello stile di vita della classe operaia – in questo libro racconta il gioco del calcio e il problema della violenza negli stadi. Clarke descrive i princìpi di questo sport e i suoi interpreti sociali, suggerendo la tesi della violenza come pretesto per un crescente numero di gruppi di giovani (soprattutto Skinhead, ammiratori delle passioni della classe operaia bianca) intorno a una particolare concezione della mascolinità. Essi riaffermano in questa direzione i valori di una classe e il senso di territorialità in una logica tutta
operaia di «presa» simbolica di uno spazio (come lo street corner, o la piazza del quartiere).
Nel secondo dopoguerra il gioco del calcio rappresenta per i figli della working class britannica il pretesto per l’esplosione di un sentimento di frustrazione e di un generale malcontento nei confronti della società. Il football hooliganism si afferma così in nome di una volontà di esprimere un rifiuto all’imposizione di un modello-calcio che si sposta verso la professionalizzazione, l’imborghesimento e la spettacolarizzazione.
Il volume è arricchito dalla prefazione di Andrea Ferreri e da una sezione sulle culture giovanili, il calcio e l’hooliganismo.
John Clarke è tra i primi a occuparsi delle radici dell’hooliganismo in Gran Bretagna negli anni Settanta. Attualmente è visiting professor al Dipartimento di Sociologia e Antropologia sociale della Central European University e professore emerito alla Facoltà di Arte e Scienze sociali della Open University.
Luca Benvenga, sociologo, è dottorando in Human and Social Sciences all’Università del Salento. Di recente ha curato (con Emiliano Bevilacqua) il volume Rapporti di potere e soggettività