Latina-Trapani è uno dei tanti esempi di come chi gestisca il calcio abbia davvero poco a cuore le sorti e le esigenze di chi questo sport lo segue soltanto per passione, profondendo sacrifici e spendendo soldi ogni settimana. Evidentemente costoro hanno avuto problemi, nelle scuole dell’obbligo, ad apprendere la geografia, ritorcendo la propria ignoranza verso il prossimo. Sì perché mettere questo match in posticipo di lunedì sera, non solo è il classico affronto verso chi lavora, ma è quasi un divieto di trasferta per i supporters trapanesi. Molti tifosi granata avevano infatti prenotato il volo su Roma per il sabato precedente (giorno in cui i sarebbe dovuto disputare l’incontro) ed hanno dovuto rinunciare, lasciando l’immagine di un settore ospiti gremito quasi totalmente da supporters fuori sede.

Per il pubblico di Latina è la serata del ricordo di Ugo Masullo, storico tifoso dei scomparso recentemente. Oltre mezzo secolo al seguito dei nerazzurri, per una di quelle storie d’amore che ci permettono ancora di voler un poco bene a questo sport, nonostante l’intenzione sia quella di estirpargli ogni sentimento. A chi gli chiedeva se il Latina un giorno sarebbe salito in Serie A Ughetto rispondeva: “Speriamo, almeno muoio felice”. Non ce l’hanno fatta i pontini a regalargli quest’ultima soddisfazione, ma il suo nome resterà scolpito nella storia del club ed oggi è significativo veder campeggiare, nel settore caldo del tifo casalingo, un lungo striscione con la scritta Curva Nord Ugo Masullo.

E’ piovuto nel pomeriggio su Latina e il Francioni risulta completamente zuppo nei suoi dintorni. L’impianto di Piazzale Prampolini è stato al centro di una scabrosa vicenda questa estate, con il sequestro della Gradinata posta sotto lavori di ampliamento. Un’indagine, quella della procura locale, partita dopo che la destinazione urbanistica dello stadio era stata cambiata per recuperare gli standard del verde dell’area circostante, resa edificabile. Il tutto con il serio rischio, per la società del presidente Maietta, di non poter disputare l’imminente campionato di Serie B, visto anche l’ormai infinito sequestro del settore ospiti. Il classico garbuglio all’italiana che, con tutta probabilità, vedrà altre puntate nel futuro prossimo.

Per questo esordio stagionale tra le mura amiche, i tifosi latinensi rispondono abbastanza bene, offrendo un buon colpo d’occhio sulle gradinate. La Nord, dopo il ricordo di Ughetto, si getta a capofitto nel sostenere gli undici in campo. Il tifo, come di consueto, parte dalla balaustra centrale, espandendosi di rado nelle ali più esterne della curva. Tuttavia lo zoccolo duro non pecca certo di continuità, offrendo anche sprazzi di colore con la sciarpata iniziale, una cartata e diverse sbandierate durante tutti i 90′.

Su fronte siciliano, come ampiamente detto, si fa quel che si può. Di tanto in tanto qualcuno prova a coordinare il tifo, con qualche manate e qualche coro a rispondere. Ma francamente è impossibile quest’oggi dare un giudizio sugli ultras trapanesi.

In campo, dopo un primo tempo abbastanza noioso, nella ripresa si accende subito la sfida con gli ospiti che passano in vantaggio con Coronado, bravo ad approfittare di un errore di Dallafiore. Neanche il tempo di festeggiare e il Latina trova il pari con Olivera. I granata restano poi in dieci, a causa dell’espulsione di Scozzarella, ma il risultato non cambia ed alla fine per i ragazzi di Cosmi è un punto guadagnato mentre Iuliano può recriminare per non aver sfruttato appieno la superiorità numerica.

Simone Meloni