Al Paolo Mazza di Ferrara arriva quest’oggi il Carpi con al suo seguito più di 400 tifosi, un buon numero nonostante la distanza che separa le due città non sia eccessiva Nei primi anni ’90 vale la pena ricordare che tra le due tifoserie esisteva una vera amicizia, con visite reciproche nel corso degli anni, amicizia che poi terminò sul finire degli anni ’90 stessi.

L’impianto Ferrarese oggi farà registrare una buona affluenza con circa 7.500 spettatori convenuti. Cornice numerica di tutto rispetto considerando che si parla di una neopromossa che occupa una posizione di centro classifica.

Prima dell’inizio del mach vengono premiati al centro del campo due ex giocatori biancoazzurri facenti parte della rosa dell’ultima promozione in serie cadetta risalente a 23 anni prima. All’ingresso delle due formazioni sul terreno di gioco, ai piedi della Ovest viene srotolato uno striscione  recante la scritta “IN UN MONDO CHE NON CI VUOLE PIU'” mentre sui gradoni, i cartoncini andranno a comporre la scritta “ULTRAS”: tematica centrale chiarissima, in riferimento a chi appartiene alla ultimamente tanto bistrattata categoria abituata a vivere lo stadio in maniera diversa rispetto ad un normale spettatore inerte.

Sul fronte opposto si nota una certa divisione all’interno del settore ospite, tra i diversi gruppi presenti: “Irriducibili” sulla sinistra mentre, spostati più in alto a destra, ci sono “Guidati dal Lambrusco”, “Msc” oltre a “Panthers”. A dispetto della discreta presenza, il tifo però risulterà un po’ sottotono e a tratti condizionato anche dal passivo sul campo. Bandiere biancorosse  sventolate in più occasioni animano la loro parte di stadio, oltre qualche battimani, mentre la curva locale risulterà buona per intensità vocale del tifo, soprattutto nelle fasi sucessive al triplo vantaggio, cavalcando l’entusiasmo derivato dal risulato. Diversi saranno i cori a ripetere, insieme a quelli cantati abbracciati e saltellando, il tutto contornato dall’incessante sventolìo di bandieroni nelle prime file.

Enrico Garutti.