Ad oggi è giunto il momento di riportare la giusta versione dei fatti dopo l’attenzione mediatica ricevuta nei giorni scorsi.
Giovedì mattina intorno alle 6 è scattato il blitz; decine di agenti impegnati nelle perquisizioni domiciliari alla ricerca di sciarpe e altro materiale ultras che, a quanto pare, è stato sottratto ad alcuni tifosi dell’Avellino sei mesi prima, al seguito di uno scontro tra alcuni esponenti del nostro gruppo e altri della tifoseria irpina. Non vennero allora registrati feriti, denunce ne problemi di ordine pubblico.
Più tardi un nutrito gruppo di agenti circondano l’ intero palazzo dove c’ è la sede (lo spazio popolare) e la palestra popolare per altri controlli.
Durante le perquisizioni totalmente infruttuose sono stati sequestrati soltanto alcuni indumenti personali e dai nostri spazi ben 5 (!!!!) adesivi affissi ai muri. Ciò che molto probabilmente ha scatenato tutto è il fatto che gli “incidenti” siano avvenuti, per una fortuita casualità, proprio nei pressi dalla questura. Questo e niente più è la causa della forsennata ricerca dei colpevoli fatto in questi mesi dalla DIGOS, non che di un feroce accanimento nei nostri confronti che ha portato alla fine a sei denunce per rapina e un totale di 10 diffide dai tre ai cinque anni molte delle quali con obbligo di firma doppia… una vera e propria vendetta!
A quanto pare gli ultras restano un problema di primaria importanza…

OSTINATAMENTE INGRIFATI…
OSTINATAMENTE ULTRAS…

Un ringraziamento speciale va a tutti i gruppi della Curva Nord, agli amici, ai compagni ed ai nemici che hanno espresso la loro solidarietà in queste ore.