Il posticipo pomeridiano dell’ultima giornata di campionato di Serie A del 2017 propone, in quel di Milano, la sfida di alta classifica tra l’Inter e la Lazio. Le due tifoserie, come noto, sono legate da un gemellaggio ultratrentennale. Inoltre le notizie che mi giungono da Roma, sponda biancoceleste, fanno presumere una cospicua presenza di sostenitori capitolini a San Siro. Decido quindi di mettermi in viaggio anche io per poter assistere a questa sfida e scattare qualche foto alle tifoserie presenti sugli spalti, ma la grossa richiesta di biglietti per tale partita non mi consente, purtroppo, di riuscire a reperire un tagliando per un posto dal quale possa fotografare in maniera ottimale i due settori. Opto, mio malgrado, per un Secondo Anello Blu molto defilato, quasi quindi all’altezza della tribuna (Settore Rosso), praticamente di fronte alla Curva Nord dell’Inter e con il settore ospiti destinato ai laziali alle mie spalle, sulla destra in alto (Terzo Anello Blu). Le foto, al termine della serata, purtroppo, però, non saranno di ottima qualità (sopratutto quelle dei laziali), anche a causa della posizione non proprio ideale, e per questo mi scuso con i lettori e gli appassionati.

È il 30 dicembre del 2017, l’aria milanese è alquanto fredda, ma tutto sommato si sta piuttosto bene. Il centro cittadino pullula di gente e tra le tante persone che passeggiano ci sono anche moltissimi tifosi laziali con la sciarpa biancoceleste intorno al collo. Verso le 16 (il fischio d’inizio è previsto per le ore 18) mi avvicino quindi allo stadio, dove moltissima gente è già in fila davanti ai tornelli. Intorno allo stadio ci sono diverse bancarelle che espongono sciarpe e magliette o propongono panini e bevande. In mezzo a loro i tifosi e gli appassionati di entrambe le squadre passeggiano tranquillamente in attesa di fare il proprio ingresso all’interno dell’imponente impianto sportivo meneghino. L’atmosfera è tranquilla, come è normale che sia in una partita del genere, anche se il massiccio servizio d’ordine schierato nei pressi dell’ingresso del settore ospiti potrebbe far presumere, a chi non conosce la realtà delle cose, all’imminente inizio di una guerra.

All’interno, quando mancano ormai pochi minuti all’inizio della partita, lo stadio è praticamente pieno in ogni ordine di posto e anche il colpo d’occhio del settore ospiti è davvero molto bello con gli oltre 2.500 tifosi laziali che hanno, di fatto, riempito l’intero spazio loro destinato. Lo striscione IRRIDUCIBILI campeggia al centro del settore e diversi bandieroni inizieranno a sventolare e non smetteranno più di farlo fino al termine della partita.

Di fronte la curva interista si presenta, come detto, al completo, con gli striscioni di tutti i gruppi della tifoseria nerazzurra affissi in balaustra. L’ingresso delle squadre è salutato con lo sventolio di diverse bandiere e l’esposizione, da parte degli ultras interisti, di uno striscione con la scritta “ULTRAS LAZIALE TIENI DURO”, accolto, ovviamente, dagli applausi dei tifosi biancocelesti, che già da qualche minuto stanno intonando cori per la tifoseria nerazzurra. Lo striscione si riferisce, presumibilmente, alle numerose diffide piovute, nelle settimane precedenti, sulla tifoseria laziale.

Intanto l’inno interista viene sparato a tutto volume dall’impianto audio dello stadio, ma viene poi bruscamente interrotto, mentre tutto lo stadio sta cantando a squarciagola, per lasciare spazio a quello della Serie A (“O Generosa” di Giovanni Allevi) scatenando la brusca reazione dei tifosi nerazzurri, alcuni dei quali iniziano a fischiare sonoramente, mentre altri, invece, continuano a cantare “Pazza Inter Amala”.

Dalla curva nord interista partirà successivamente il classico coro “chi non salta è giallorosso”, che coinvolgerà, praticamente, tutti i tifosi presenti sugli spalti del San Siro questa sera. Un coro che verrà anche rilanciato successivamente dai laziali, che poi replicheranno anche con il medesimo motivetto, destinato però, questa volta, ai tifosi rossoneri del Milan, e raccogliendo, anche in questa occasione, la partecipazione dell’intero stadio, per altro chiamato a collaborare a gran voce.

Dopo l’esposizione del primo striscione, la tifoseria interista ne esporrà altri due dedicati alla nascita di due nuove tifose nerazzurre, Serena e Lucrezia. Verso la metà del primo tempo un nuovo striscione, al centro della Curva Nord, verrà esposto, riportante la scritta “GABRIELE SEMPRE CON NOI”. L’esposizione di questo drappo viene accolto dall’applauso scrosciante dei sostenitori laziali che intoneranno subito dei cori in ricordo di Gabbo. Cori rilanciati anche dalla tifoseria nerazzurra, che poi lasceranno spazio a quelli contro l’assassino del giovane tifoso laziale, Spaccarotella, e contro le forze dell’ordine in generale.

Nel secondo tempo, infine, spazio ad ultimo striscione di matrice interista: “A CHI CI GUARDA DA LASSÙ, A CHI NON PUÒ USCIRE, A CHI È A FIRMARE… AUGURI RAGAZZI, NIENTE CI PUÒ SEPARARE.”. Da segnalare, inoltre, la presenza, in Curva Nord, di una delegazione della tifoseria del Nizza, evidenziata dal drappo “Against Modern Football”, con il simbolo della “Populaire Sud Nice”, al centro del settore nerazzurro.

Per quanto riguardo l’apporto vocale della tifoseria nerazzurra, devo dire che mi è sembrato, sinceramente, leggermente meno intenso rispetto alle ultime volte che ho avuto modo di vederla in azione, ma penso sia anche dovuto alla tensione relativa ad una partita comunque delicata, arrivata dopo ben tre risultati negativi consecutivi ed un derby perso in settimana che ha, tra l’altro, determinato l’eliminazione dell’Inter dalla Coppa Italia. Una sconfitta anche quest’oggi avrebbe, di fatto, gettato la squadra in una situazione di crisi reale e vanificato qualsiasi genere di aspettativa creatasi dopo un inizio di stagione davvero niente male della formazione nerazzurra. Il tifo interista, comunque, risulta continuo ed il sostegno alla squadra non verrà mai meno, sopratutto nei momenti di difficoltà nel corso della partita.

Nel settore laziale l’intensità del tifo non accenna assolutamente a diminuire e l’entusiasmo dei tifosi biancocelesti è coinvolgente. I bandieroni garriscono al vento e vengono sventolati incessantemente. I cori sono continui, alternati a diversi battimani molto ben coordinati. Diversi sono i cori destinati ai propri gemellati, così come quelli contro gli odiati tifosi della Roma e contro i milanisti. Diversi anche quell’indirizzati all’arbitro Giacomelli e alla classe arbitrale in generale, soprattutto quando, nel secondo tempo, il direttore di gara assegnerà prima un rigore ai biancocelesti, per poi ritornare sui suoi passi a seguito dell’intervento dei suoi collaboratori al Var e successiva verifica dello stesso arbitro sullo schermo a sua disposizione a bordo campo.

La tifoseria laziale è comunque in gran spolvero, e si sente, e la squadra in campo sembra quasi essere trascinata dai cori e dal sostegno dei propri tifosi.

La partita sul rettangolo di gioco è sicuramente molto equilibrata. Ad un primo tempo sostanzialmente avaro di occasioni, si sovrapporrà una seconda frazione di gioco molto intensa con diverse azioni da rete da una parte e dall’altra e le difese delle due squadre impegnate, e spesso affannate, a difendere la propria porta. Al termine dei novanta minuti, però, nessuna delle due squadre riuscirà a siglare un gol e la partita terminerà quindi con un pareggio a reti bianche che non soddisfa nessuna delle due compagini, ma che lascia entrambe le squadre, al termine del girone di andata, in piena lotta per le posizioni di classifica che determinerebbero la qualificazione alla prossima Champions League.

Daniele Caroleo.