Le restrizioni per il Coronavirus stanno creando non poche difficoltà anche al mondo del calcio. Soprattutto a quelle piccole realtà che non dormono sui proverbiali sette cuscini derivanti dagli ingenti diritti tv delle grandi competizioni nazionali e internazionali europee. Così l’Inverness CTFC, compagine scozzese militante in Championship (la seconda divisione nazionale), ha fatto ricorso alla vendita di biglietti virtuali, un gesto simbolico ma importante con cui i tifosi possono sostenere la squadra pur se impossibilitati a recarsi allo stadio per le porte chiuse.

La notizia non è tanto nell’originalità della trovata, che ha avuto già ampia applicazione altrove, ma per il record assoluto di biglietti per quella che è la prima partita in cui l’ICTFC ha deciso di promuovere la vendita di questi “biglietti virtuali”, cioè per la prossima gara interna contro gli Hearts (al secolo Heart of Midlothian: i più attempati li ricorderanno per una vecchia sfida europea con il Bologna).

Sono 7.820 per la precisione questi biglietti, che superano il precedente record di 7.753 spettatori però reali, che nel 2008 accorsero al “Caledonian Stadium” per assistere alla gara di Premiership, la massima divisione nazionale, contro i quotatissimi Rangers di Glasgow. Una prova d’amore e un record che assume ancora più significato se si pensa che la stessa partita sarà trasmessa alla BBC, gratis per tutti.

Nota di colore a margine: tantissimi anche i tifosi degli Hearts che hanno voluto concorrere alla causa, in nome del mutuo rispetto venutosi a creare fra i due club e le due tifoserie. Tutto partito quando gli Hearts erano in amministrazione controllata, con un piede nel baratro, e l’Inverness cedette loro una importante quota dei ricavi della partita di campionato fra le due compagini. Sodalizio poi rinnovatosi nello scorso campionato, quando si opposero alla decisione della Scottish Professional Football League che chiuse anzitempo la stagione, per le stesse ragioni sanitarie, anziché renderla nulla. Il tutto (secondo il vecchio adagio: facendo peccato nel pensar male, ma spesso azzeccandoci) per dare il titolo al Celtic che era alla disperata rincorsa del “10-in-a-row”, i dieci titoli consecutivi di campioni di Scozia. Condannando così gli Hearts alla retrocessione in seconda divisione, e Partick Thistle e Stranraer rispettivamente in League 1 e League 2.

Matteo Falcone