In certe circostanze l’area metropolitana di Atene assomiglia un po’ Buenos Aires. Uno dei motivi è il fatto che ovunque in strada si riesce a mangiare sempre qualcosa di buono. L’altro, poi, è che c’è una marea di società di calcio e tutte hanno un loro Stadio, non si dividono gli impianti come succede altrove e, sempre come accade in Argentina, gli stadi spesso si trovano in mezzo alle zone residenziali.

Così è anche a Nikaia, una delle città alla periferia dell’area metropolitana di Atene, situata a Nord-Ovest della stessa, vicino alla città portuale del Pireo. Lì trova casa il PAE Ionikos, una di quelle società che di certo non spicca tra le grandi del calcio greco. Però – e anche qui persiste il parallelismo con Buenos Aires – ovviamente anche lo Ionikos può contare su un seguito Ultras tanto che, nella piazza adiacente allo stadio, si trovano i ragazzi che, in attesa della partita, fanno qualche chiacchiera e sorseggiano birre da lattine in un verde quasi fluorescente: è la birra greca che si chiama Alfa.

Con la vendita di biglietti che termina a tre ore dal fischio d’inizio, cioè proprio mentre il mio aereo atterra ad Atene, opto per richiedere un’accredito. Da notare, come anche in altri posti in Grecia, la gentile disponibilità degli addetti stampa che rispondono subito e mi contattano addirittura tramite Whatsapp.

Anche allo Stadio si conferma l’ospitalità dei greci che sono più curiosi che critici. Il PAE Ionikos non ha un grande seguito e nemmeno una grande fama internazionale. Ha fatto 16 stagioni nella massima competizione greca, qualificandosi una volta anche per l’Europa. Nell’estate del 1999 quando venne però subito eliminato al primo turno dai francesi del Nantes. Ma l’atmosfera che si respira allo stadio è decisamente accogliente. Anche se la squadra è sotto pressione e oggi riceverà la visita del fanalino di coda Apollon Smyrnis, contro il quale lo Ionikos deve assolutamente vincere per allontanarsi dalla zona retrocessione.

La partita inizia tra le urla che partono dal settore dei tifosi di casa che si collocano dietro tre striscioni di ottima fattura. Il tifo è guidato dai Rangers Gate 3, un gruppo che nasce nell’ormai lontano 1989. Da notare che non smettono mai di cantare, anche se il loro numero non è altissimo e alla fine esplode anche l’entusiasmo, visto che la loro squadra ha fatto bene riuscendo nell’intento iniziale. Già all’ottavo minuto segna infatti Kiakos che si ripete dopo neanche dieci minuti. Per finire alla grande il primo tempo, ci pensa Mantzis con il 3-0 al 32’. La più bella rete della serata la segna però il portoghese Dalcio che, a due minuti dallo scadere, mette nel sette un tiro da lontano. Il tutto accompagnato da una bella festa tra la tifoseria locale. Bella serata, tutto perfetto, mancava solo lo stimolo di un confronto con una tifoseria avversaria ma là purtroppo, tutto è in subordine alle autorità che tanto in Grecia come in Argentina come ormai ovunque, conosco una sola legge che è quella del divieto indiscriminato.

Remo Zollinger