Questo Isernia-Campobasso è una di quelle partite da segnare col cerchio rosso nel calendario di tutti gli appassionati di tifo, non a caso a bordo campo c’è un importante dispiegamento di fotografi non solo locali, ma anche di fuori regione, pronti ad immortalare ogni momento saliente di questa importante sfida. Tanto ai fini del campionato di Eccellenza molisano in cui le due squadre occupano, rispettivamente, secondo e primo posto, tanto per quel che riguarda la sfida sugli spalti che ha sempre riservato momenti ricchi di pathos, ogni volta che le due tifoserie si sono ritrovate a confronto.
Al Mario Lancellotta di Isernia se non è tutto esaurito ci manca davvero poco. Nella zeppa tribuna di casa non entrerebbe nemmeno uno spillo in più, con gli ultras biancazzurri compatti nella parte più laterale del settore, raccolti dietro le consuete pezze e drappi che da sempre li caratterizzano.
Ad inizio partita si adoperano in una coreografia semplice ma ben riuscita, con lo striscione “Questo è il tempo di vincere con te” contornato da tante sciarpe usa e getta disseminate in tutta la tribuna, con qualche torcia nella zona di pertinenza degli ultras. L’asimmetria non può che indurre a pensare che un settore esclusivamente dedicato al tifo gioverebbe sicuramente allo stesso ma, a prescindere da “se” e “ma” o altre valutazioni futuristiche, nell’immediato gli isernini fanno esattamente quel che devono, con passione e dedizione.
Passando al discorso tifo, i presenti si adoperano per sostenere la squadra per tutti i novanta minuti, accompagnati da un tamburo. Si fanno notare per vari cori per la squadra, di sostegno agli amici diffidati (omaggiati anche dall’esposizione di uno striscione), ma anche vari sfottò indirizzati alla tifoseria ospite, anche in questo caso con tanto di striscione esposto nella ripresa. Molto bello il coro cantato negli ultimi minuti di partita, tenuto vivo per parecchio tempo. Buono infine l’impatto visivo del “settore ultras” isernino, con varie bandierine biancazzurre tenute costantemente in alto per dare movimento e colore alla loro zona.
Dal capoluogo di regione presenziano nel settore ospiti 250 supporter rossoblu, dopo una caccia al biglietto durata per tutta la settimana. Al loro ingresso nel settore trovano una sorpresa inaspettata e dal retrogusto anni ’80, con colla per topi sulle balaustre dove potenzialmente avrebbero dovuto esporre drappi e striscioni, che dunque per questo motivo, vengono esposti sulla grata che separa campo e spalti.
Il tifo ospite si compatta dietro lo striscione TRASFERTE LIBERE, motivato dall’incredibile decisione d’imporre il biglietto nominale per una partita di Eccellenza, motto poi ribadito a voce in un coro degli stessi ultras campobassani. Al pacchetto repressivo di giornata si aggiunge anche un corposo dispiegamento di forze dell’ordine fra le strade della città pentra e lo stadio.
Molto belli i loro primi 45 minuti fatti di vari cori secchi cantati da quasi tutto il settore. Grazie al momentaneo vantaggio del Campobasso, nei primi minuti di partita, il tifo si mantiene su alti livelli, ma è sul piano visivo che i tifosi ospiti danno il loro meglio, con bandieroni sventolati all’unisono, una bella sciarpata e vari battimani compatti in questo primo tempo. Nel secondo tempo invece, il sostegno è più circoscritto alla zona di settore occupata dagli ultras, per la tensione del campo che prende il sopravvento (si registra anche una rissa negli ultimi minuti di partita). Il consueto “Campobasso spezzato” restituisce vigore al settore, che esplode totalmente al fischio finale, quando festeggia un’importante vittoria che mette una seria ipoteca sulla vittoria finale del campionato.
Ovviamente umori opposti nella tribuna locale, ma gli applausi per i propri undici non mancano, nonostante questa sconfitta rimetta davanti ai pentri un certo margine di punti, difficile (per quanto da rimontare nelle restanti otto gare rimanenti. Alla fine solo una salirà in D ed è un peccato considerati i valori messi in mostra in questa giornata, non resta che sperare che per la seconda possano essere ugualmente prolifici i playoff con tutte le seconde dei vari gironi nazionali di Eccellenza. Un posto al sole lo meriterebbero entrambe.
Francesco Passarelli