Ritorna la gara a Castellammare di Stabia tra Juve Stabia e Casertana dopo che l’anno scorso, proprio a Castellammare, gli ultras casertani annunciarono l’interruzione dell’amicizia con i locali che durava da tantissimi anni.

Da Caserta partono due autobus di ultras, intercettati prima dell’uscita del casello dalla polizia e sottoposti a lunghi, minuziosi ed estenuanti controlli che finiscono inevitabilmente per creare tensioni e problemi. Alla fine e con l’ovvio accumulo di pesante ritardo, gli ultras riescono a far ingresso allo stadio solo a partita iniziata, dove trovano diversi altri tifosi rossoblu ad attenderli, per un totale di circa 200 presenti.

Tanti spazi vuoti nel resto dello stadio, le cronache infatti parleranno di 712 spettatori paganti e il colpo d’occhio restituito sarà decisamente condizionato da questo dato.

Bell’ingresso degli ospiti, compatto e subito ostile nei confronti dei padroni di casa e da qui le due fazioni si scambieranno diversi cori di sfottò reciproci. Segue il tifo per le rispettive compagini, un tifo molto bello e passionale, a riscaldare una serata meteorologicamente molto fredda. Tifano molto bene e con altrettanta continuità sia gli ospiti e sia i locali che, a dispetto della scarsa risposta del resto del pubblico, si compattano in maniera egregia al centro del proprio settore.

Partita ricca di emozioni in campo, con la Casertana che segna per prima e chiude la prima frazione in vantaggio. Nel secondo tempo scenario completamente capovolto dalle Vespe che ribaltano il risultato e infiammano la propria curva, senza che venga però meno il sostegno dei tifosi ospiti, premiati poi dal 2-2 finale.

A fine gara nuova coda di sfottò fra le due fazioni, mentre le squadre si recano sotto i settori a scambiarsi applausi e ringraziamenti con il proprio pubblico per il supporto ricevuto. Si conclude così una serata davvero piacevole e vibrante dal punto di vista del tifo, sinceramente e altrettanto emozionante anche sul rettangolo verde.

Testo di Matteo Falcone.
Foto di Giuseppe Scialla.