La partita di andata inizialmente vietata e poi aperta grazie all’intervento di entrambi i primi cittadini, vide la lunga rivalità sportiva messa in subordine al ricordo dell’ex difensore aquilotto Catello Mari, prematuramente scomparso nel 2006 proprio all’indomani della promozione in Serie C1 della Cavese di Campilongo.

In quell’occasione, in risposta ai soli 100 biglietti messi a disposizione dei sostenitori stabiesi a discapito di un settore omologato per ospitarne molti di più, la Curva Sud “Catello Mari” decise per lasciar vuoti i suoi “nove gradini” per giocare una partita fuori dal settore in memoria del proprio “Leone” e per, al contempo, protestare contro quei “cervelloni che predicano stadi pieni e valori dello sport, ma razzolano ottusaggine e repressione”.

Per fortuna, e come detto, alla fine il buon senso prevalse, questa volta invece, sin dalla prima riunione del GOS, non vi è stato alcun impedimento di sorta così decido di muovermi ben presto con l’unico scopo di vivere a pieno le emozioni che solo un derby di questo spessore può trasmettere.

Giunto a Castellammare, ritirato l’accredito ed entrato in campo, verso le 17:30 vedo arrivare anche i cavesi che, alla spicciolata, entrano nel settore ed una volta riempitolo, si fanno sentire e non poco. Compatti, decisi, il loro incitamento non viene mai meno durante i novanta minuti. Inizialmente offrono una coreografia semplice ma di grande impatto: un muro di cartoncini azzurri che colora l’intera parte di stadio a loro disposizione.

Gli stabiesi ovviamente, non sono assolutamente da meno: buonissima la prova della Curva Sud che offre uno spettacolo pirotecnico vintage, fatto di fumoni e torce. Tantissima la voce durante i novanta minuti, così come è bello vedere lo stadio pieno come ai tempi della Serie B, mentre non si sente nessuna provocazione fra le parti: si impone anche questa volta il ricordo di Catello Mari, ex bandiera della Cavese nato proprio a Castellammare.

La partita scivola via e termina sul 2-2: non vince nessuna delle due contendenti, hanno vinto entrambe le tifoserie.

Pier Paolo Sacco