Nei campionati cadetti dal 2011 al 2014, nonostante una grande aspettativa (soprattutto dopo la prima storica promozione in B dopo oltre 60 anni di assenza dal secondo campionato nazionale), la media abbonati è stata di appena 1.500 a stagione. Troppo poco per una città di oltre 65.000 abitanti, senza considerare l’ampio circondario stabiese.
Quest’anno si è ricreato un ambiente interessante che sicuramente porterà maggiore pubblico ed entusiasmo al Menti.
Un pubblico che, quando vuole, può essere il dodicesimo in campo, soprattutto quando lo stadio si riempie e diventa, grazie alla struttura raccolta, un catino bollente di passione.
In un classico clima vacanziero, e in una piacevole serata di agosto, va di scena la Coppa Italia in un inedito match tra i padroni di casa e l’Imolese. Turno che assume un fascino importante, anche in vista del passaggio del turno, e la possibilità di calcare il Ferraris di Genova.
In 3.000 accorrono allo stadio. Un numero importante, un antipasto di ciò che potrà offrire il pubblico stabiese nell’imminente inizio di campionato. La curva appare piena, come d’altronde buona parte dei distinti.
Da Imola arriva una rappresentanza che ha onorato questa trasferta comunque impegnativa. Giusto merito e considerazione anche a loro. Non rimangono in silenzio, ma si danno un gran bel da fare nonostante il numero esiguo.
La Sud parte bella decisa e compatta con dei cori per i diffidati, ed è autrice di una prova molto buona.
Gli stabiesi regalano dei buoni battimani, cori a ripetere e le bandiere sono sempre al vento. Buona continuità anche nei cori prolungati.
In campo una gara rocambolesca porta al prossimo turno gli ospiti, mentre la sparuta rappresentanza viene premiata per questa trasferta non agevole.
Davide Gallo