Quella fra Juve Stabia e Monopoli una di quelle classiche partite a cui ognuno di noi vorrebbe aver assistito in un altro contesto e in altri tempi, anche dal punto di vista meteorologico. Una pioggia battente funesta infatti il match contribuendo a svuotare ulteriormente gli spalti del “Menti” già di per sé provati dal balbettante andamento in campionato delle Vespe che, archiviati gli anni d’oro della recente B, vivacchia senza sussulti nella zona di mezzo della classifica.
Come sempre fanno discorso a parte gli ultras, che mentre il resto della tifoseria alza bandiera bianca, si fanno invece trovare sempre ai propri posti di combattimento, pronti a sostenere una maglia per puro idealismo, anche quando chi la indossa non offre prove memorabili in campo. Gli stabiesi anche se in pochi si compattano degnamente e non fanno mancare il loro tifo seppur poi sul rettangolo verde maturi un’altra amara sconfitta.
Per quanto riguarda gli ospiti, i monopolitani arrivano in Campania in circa una trentina di unità, contingente oltretutto frazionato ulteriormente in due, a causa delle note divisioni interne fra Curva Nord e Gradinata. Nulla da eccepire sulla loro continuità anche se poi a cotanta generosità non corrisponde un livello altissimo, in ragione dei numeri che sono quello che sono. Si beccano a più riprese con i padroni di casa che non perdonano ai biancoverdi pugliesi il loro gemellaggio con i Salernitani, da queste parti non tanto amati e che anche loro vengono fatti oggetto di scherno nei cori. In campo, come detto, il Gabbiano riprende a volare, dopo tre sconfitte consecutive e anche se ormai il sogno lungamente cullato di sfidare il Bari in vetta è ormai tramontato, accolgono con soddisfazione questi preziosi tre punti in chiave playoff.
Davide Gallo