Juve Stabia e Trapani  tornano nuovamente a sfidarsi a distanza di 4 anni dal campionato di Serie B. Il match odierno, almeno per quanto riguarda l’aspetto sportivo, non è vissuto con la stessa intensità degli anni della cadetteria: la serie C1 non ha più quel fascino che aveva nei primi anni del 2000, gli anni nei quali campani e siciliani militavano in serie D. Inoltre, nel recente passato, i due club hanno raggiunto traguardi sportivi importanti, che per forza di cose hanno affinato i palati delle rispettive tifoserie.

Per fortuna sul piano ultras gli stimoli non mancano, e per uno strano gioco del destino oggi si affrontano due tifoserie che si amano poco: da una parte gli stabiesi, uniti da una fratellanza trentennale con la città di Siracusa, dall’altro lato i trapanesi, legati da un solido rapporto con gli ultras di Torre del Greco.

Come se non bastassero i rispettivi gemellaggi, il match odierno si disputa sul neutro di Caserta, causa inagibilità dello Stadio Menti di Castellamare di Stabia: stabiesi e casertani erano uniti da una solida amicizia, interrotta recentemente. Al match odierno non manca il pepe, insomma.

Gli spettatori presenti sono circa mille, con una ventina di tifosi giunti dalla Sicilia. I campani si posizionano nella tribuna opposta a quella abitualmente occupata dagli ultras casertani, mentre i siciliani nel settore ospiti. Tifo compatto e continuo per quanto riguarda gli stabiesi. Nel settore di casa presente qualche sciarpa e una bandierina del Siracusa.

Gli ospiti, presenti nella formazione classica – Curva Nord e Boys – nonostante l’esiguo numero, sostengono i propri beniamini per tutto l’arco dei 90 minuti. La vittoria finale, la prima in trasferta, li ripagherà per i km macinati. Sul fronte dell’ordine pubblico nulla da registrare, se non qualche sfottò.

Testo di Michele D’Urso.
Foto di Giuseppe Scialla.