Partita infrasettimanale tra la capolista Austria Salzburg e la diretta inseguitrice Kuchl, rappresentativa di un piccolo villaggio a circa venti chilometri di distanza. Le misure anti-Covid19, comportando anche una riduzione della capacità del piccolo stadio locale, portano al tutto esaurito, anche grazie a circa 3-400 sostenitori della squadra viola, che per l’occasione vengono destinati alla tribuna normalmente riservata ai sostenitori locali, che del resto non annoverano forme di tifo organizzato. Ovviamente tutti i presenti hanno l’obbligo della mascherina.
Tifo intenso e compatto da parte ospite, con tante bandiere all’ingresso delle squadre, in combinazione con alcuni fumogeni viola e bianchi. Il sostegno come sempre è di categorie superiori, sempre in movimento, con tanti battimani e le bandiere che sventolano senza pausa. La squadra invece stasera non conferma la forma brillante delle prime partite (4 partite, 12 punti), grazie anche ai padroni di casa che si mostrano molto più efficaci e cinici, con tre tiri che portano ad altrettanti gol.
Nonostante tutto il tifo viola resta sempre caldo, il secondo tempo è aperto con una torciata composta da tante torce foto-flash e anche tanti fumogeni. Anche durante il resto della partita si vedranno alcune torce colorare il settore.
Pur giocando meglio nel secondo tempo, la squadra di Salisburgo non solo perde la partita (4:1) ma anche il primo posto in classifica. Da parte della tifoseria viola al contrario, questa sera una splendida prova di mentalità e coerenza anche in tempi di pandemia e conseguenti forti limitazioni. Ovviamente sono molteplici i buoni motivi per tifosi o gruppi per non andare allo stadio con tutte le misure sanitarie in vigore, in più è difficile entrare nel merito delle dinamiche di stadi, città, categorie e paesi differenti in questa pandemia, ma ad ogni modo la decisione della curva Viola di Salisburgo è stata quella di creare l’atmosfera più calda possibile, accettando le regole e limitazioni e bisogna pur dire che, al netto di tutti i discorsi di cui sopra, la prova da loro offerta è stata a dir poco ottima.
Jürgen De Meester