Gara tra due tifoserie non certo in buoni rapporti storici quella tra Foggia e Casertana, con le Forze dell’Ordine dispiegate per evitare qualsiasi tipo di contatto tra le opposte fazioni. Match molto delicato in campo per un Foggia che ha la necessità di far sua l’intera posta in palio per rientrare nella corsa promozione e fermare la marcia della capolista Casertana.
Curva Nord e Curva Sud di casa risultano essere gremite, per un bellissimo impatto soprattutto durante l’ingresso in campo delle due formazioni, quando la Nord esporrà uno striscione per i diffidati “Alla fine di un tunnel c’è sempre una luce… Per i Diffidati” ai quali dedicherà loro una torciata che illuminerà l’intero settore, creando un notevole colpo d’occhio.
In curva Sud invece, un bandierone stile anni ‘80 e tanti fuochi artificiali creeranno quell’effetto un po’ nostalgico che ai tempi d’oggi è davvero difficile rivivere sugli spalti, durante una partita di calcio.
Bandiere in perpetuo movimento nelle due Curve, per tutto l’arco della gara, con il suono dei tamburi che molto spesso ha permesso di eseguire battimani e cori ritmati di notevole fattura sonora e visiva.
Gli ospiti, circa trecento, faranno il loro ingresso nel settore al 25° minuto del primo tempo e giungeranno nei pressi dello stadio a bordo di bus del trasporto pubblico urbano. Si sentiranno per tutto l’arco della gara accendendo numerose torce e “bomboni”, ripetuti battimani, con il risultato a loro sfavorevole che però non condizionerà minimamente quella che sarà la loro prestazione ultras sugli spalti.
Le due tifoserie non si risparmieranno gli insulti il cui apice è uno striscione provocatorio esposto dai Foggiani nella Sud: “O per le cintate da vicino o per le pietre da lontano, fuggi da Foggia sporco casertano”.
Applausi per tutti a fine gara, con la squadra di casa che accoglierà il ringraziamento del tifo organizzato portandosi dapprima sotto la Sud e poi sotto la Nord per gli abituali rituali, prima di rientrare negli spogliatoi.
Alessandro Piccioni.