Sfida da “dentro o fuori” quella in scena quest’oggi al Benelli di Pesaro con i padroni di casa costretti assolutamente a vincere per poter sperare in una salvezza diretta senza dover incorrere nei rischiosi play out. Circa 500 gli spettatori presenti, tra cui una cinquantina giunti da Fermo.
Ad inizio gara, nel settore occupato dai circa 150 supporters biancorossi, viene esposto uno striscione per “Filippo” (un ragazzo della Curva), seguito da un coro per i diffidati e diversi battimani. Durante la prima frazione accendono un “fumone” rosso e si fanno sentire con numerosi cori indirizzati ai fratelli di Pistoia presenti quest’oggi (presente anche una pezza “Pistoia”), e contro i “cugini” gialloblù.
Con le squadre ferme sullo zero a zero, parte la ripresa con la Fermana subito all’attacco, tant’è che dopo circa 15 minuti, trova il gol del vantaggio (sarà il gol vittoria), decretando l’inizio del calvario biancorosso. I tifosi di casa vanno su tutte le furie e dalla curva partono diversi cori all’indirizzo degli undici in campo: chiedono a gran voce di tirare fuori gli attributi per poi restare in silenzio fino a fine gara.
Al triplice fischio, dopo l’ennesima sconfitta, questa volta al cospetto di una diretta concorrente, richiamano a raccolta sotto il proprio settore capitano & company, rei a loro avviso di non aver onorato e sudato a dovere la maglia della propria Città.
Capitolo ospiti: giungono al “Benelli” con circa dieci minuti di ritardo; originale il loro ingresso in corteo intonando a squarciagola “odio Pesaro” e prendendosi bordate di fischi dalla Curva di casa. Nella prima frazione si fanno sentire con numerosi insulti nei confronti dei biancorossi, intervallati da un paio di cori pro diffidati e il sempre bello “totalmente dipendente”. La ripresa si apre con il gol dell’ex; da lì in poi sarà apoteosi gialloblù fino al triplice fischio. A fine gara ancora cori contro Pesaro, poi solo applausi agli undici gladiatori scesi in campo.
Antonio Vortex