Anche lo Stade de France è entrato tristemente nella cronaca degli attentati islamisti contro Parigi e i suoi cittadini. Diverse esplosioni, una quarantina di morti accertati finora nella sola zona dello stadio, dove si stava giocando Francia-Germania.

Adesso si contano i morti, si offre solidarietà alla Francia e si vive un autentico momento di rabbia, in questo momento diretta in maniera abbastanza spontanea verso gli attentatori e i loro mandanti. Prima o poi, però, il mondo tornerà a porsi domande come dopo l’11 Settembre 2001, e probabilmente determinate risposte non le darà nessuno, né ai parenti delle vittime, né a quella parte del mondo che non accetta, a priori, delle facili verità offerte in modalità pacchetto regalo con tanto di carta natalizia dai nostri media e dai gruppi di potere che li foraggiano.

Come simbolo di quanto accaduto ieri allo Stade de France inserirei proprio il seguente video di alcuni tifosi che, evacuando molto compostamente e civilmente l’impianto, hanno cantato l’inno francese, “La Marsigliese”. Un inno non solo nazionale, ma anche di libertà. Libertà contro chi vuole distruggere la nostra cultura da fuori e contri chi approfitterà di questo momento come uno sciacallo per limitare, aspramente e ulteriormente, le libertà di tutti i cittadini. Cosa che noi tutti dovremo impedire.

Oggi offriamo sicuramente tutta la nostra solidarietà ai nostri vicini francesi, ma, in nome di principi di verità assoluta e di libertà, non possiamo non sentirci, anche noi, parte in causa.

Stefano Severi

https://www.youtube.com/watch?v=Z2UHE8z-Exw