Un anno di purgatorio, tanto è durata la permanenza del Rimini nel campionato di Serie D. Con ben quattro giornate d’anticipo, battendo tra le mura amiche la squadra Veneta della Thermal Abano, il Rimini resta matematicamente irraggiungibile dalla Correggese, ancor più per l’altra pretendente di inizio stagione, l’altra nobile decaduta del Piacenza.

Quest’oggi il clima è di assoluta festa. Sugli spalti poco meno di 5.000 persone affollano le tribune del vecchio “R. Neri”. La società ha applicato una riduzione dei prezzi e sono presenti al gran completo tutte le squadre dei settori giovanili. Era dai tempi della recente serie B che il colpo d’occhio non suscitava tante emozioni, ulteriormente amplificate dal fatto che si giochi una “semplice” partita di Serie D.
La Curva Est, capeggiata dai “Red White Supporters”, ha organizzato un riuscitissimo pre-partita a base di piadina e sardoncini alla brace come nella miglior tradizione Romagnola, il tutto bagnato da vino, birra e dall’enorme consenso riscosso.

All’ingresso delle squadre in campo, in tutti i settori vengono sventolate bandierine a scacchi biancorosse per un degno saluto ai giocatori. Clima decisamente peggiore in casa Thermal Abano, visto che la squadra Veneta si trova relegata in penultima posizione, eppure credo che giocare davanti ad un tale pubblico abbia fatto piacere anche a loro.

La Est sfoggia un bel bandierone copri-curva sempre a scacchi biancorossi al quale fanno seguito alcuni bei fumogeni colorati. Al di sopra allo striscione “RWS”, ben visibile la presenza degli amici giunti da Novara con le pezze “Vecchio stampo” e “Cassolo Novarese”.

Il tifo è indubbiamente di buon livello, grazie anche all’aiuto di un tamburo che coordina dei bei battimani. Finalmente la triste curva di metallo, lontanissima dal terreno di gioco, assume un aspetto da categoria superiore e chissà che nell’immediato futuro, l’attuale dirigenza con in testa il presidente De Meis, sempre più idolo di tutto il popolo biancorosso, non riesca ad esaudire il desiderio dei ragazzi della Est di avvicinarla al rettangolo verde.

Un altro idolo biancorosso che questa promozione se l’è sudata sul campo è il capitano Adrian Ricchiuti, ed è proprio lui a siglare il vantaggio, nonché la sua 62esima rete con la maglia a scacchi, con la quale supera il record detenuto dal bomber Cinquetti.

Nel primo tempo, il primo striscione esposto dalla Curva è in tono polemico verso il pubblico occasionale che solo oggi, a promozione ormai acquisita, ha affollato le tribune dello stadio.

Nell’intervallo siparietto del presidente De Meis il quale, con la Curva Est e i Distinti sullo sfondo, si fa un “selfie”.

Nella ripresa la musica non cambia, la Curva Est sfodera una prova degna dell’importanza della partita, con battimani e bandieroni sventolati ininterrottamente. Da menzionare anche una bella sciarpata che coinvolge tutta la curva, mentre successivamente altri striscioni faranno la loro comparsa, da quello per ricordare Pierino, ultras di vecchia data, alla dedica per gli amici diffidati, finendo alla denuncia di strani abusi di potere avvenuti all’interno della questura Riminese.

Nei minuti finali, quando si aspetta solo il triplice fischio, arriva anche il raddoppio, con i giocatori che si portano in blocco sotto il settore dando inizio ai festeggiamenti ufficiali per la tanto agognata conquista della Lega Pro.

Giusto qualche istante dopo, finalmente la festa può esplodere del tutto, con i giocatori che a centrocampo portano in trionfo l’allenatore, il presidente e parte dello staff tecnico. Immancabile la gioia viene estesa anche ai tifosi, con l’apertura dei cancelli che precedono la festosa invasione di campo. Ad inizio stagione, lo slogan scelto era “Distruggiamola”: obiettivo centrato.

Gilberto Poggi.