Un anno dopo, dopo tutto il polverone sulla presunta combine fra le due squadre, conclusosi con varie penalizzazioni e soprattutto con la Serie B negata al Teramo, oggi, 7 febbraio, Savona e Teramo si ritrovano di fronte allo stadio Bacigalupo di Savona

In un sabato pomeriggio freddo, uggioso e con scarso pubblico, le due compagini più chiacchierate dell’ultima rovente estate calcistica sono dunque di nuovo avversarie sul campo. Da Teramo giungono una trentina di tifosi , la metà circa ultras del gruppo “Teramo Zezza” (da ricordare che l’altra metà ultras di Teramo, i “Sedici Gradoni”, continua a boicottare la tessera), che si fanno sentire anche in barba al numero non altissimo, con cori continui e numerose sbandierate, persino dopo il pareggio subito allo scadere del primo tempo.

A Savona, dopo il mercato invernale e le ultime decisioni del filone d’inchiesta “Dirty Soccer”, c’è comunque un’aria positiva e di fiducia: la società stavolta sembra aver operato bene per cercare la permanenza nella categoria. Anche i gruppi ultras ci credono e sostengono la squadra molto calorosamente.

Da segnalare lo striscione della “Brigata 1907” contro i verdetti emessi dalla Lega Calcio sempre nell’ambito della suddetta operazione “Dirty Soccer”, evidenziando i due pesi e le due misure adottate nel grado di giudizio finale. Si segnala inoltre la presenza di un gruppo da Spezia con la gradinata Perachino, venuti anche a portare un omaggio al tifoso biancoblu colpito dalla pallonata all’occhio durante Spezia-Alessandria di Coppa Italia.

Antonio Scaringi.