A memoria, negli ultimi 3-4 anni Sarnese-Cavese si è giocata ogni anno, ma fino ad ora la trasferta ai metelliani è sempre stata vietata. Stranamente quest’anno è libera e ne approfitto subito per recarmi in quel di Sarno.
Rispetto alla mia ultima presenza al Felice Squitieri ci sono due novità: la prima è la presenza di un nuovo gruppo, la Brigata Granata (nuovo si fa per dire, in quanto ho già visto delle loro foto in giro
per il web ed ho avuto modo di vederli proprio a Cava l’anno scorso); la seconda novità sta nel restyling dello stadio, in quanto ho visto una tribuna con i sediolini nuovi ed una bella copertura fatta in legno, rendendo l’impianto un vero e proprio gioiellino.
Per quanto riguarda la partita del tifo, i cavesi si presentano in circa 4-500 unità. Il loro tifo è di altissimi livelli per tutti i 90 minuti, non sono mancati cori contro gli acerrimi rivali di Salerno. Il loro repertorio è ampissimo: cori a ripetere, treni, battimani, sciarpate e torce, 95 minuti di tifo da urlo.
Per quanto riguarda i padroni di casa della Brigata Granata, cercano di fare del loro meglio; sono un gruppo di una ventina di ragazzi, quindi è difficile il confronto con i cavesi, tuttavia si fanno sentire spesso. Le basi per i ragazzi della Brigata non mancano data la loro giovane età media e spero che con il tempo arrivino anche i numeri.
La squadra ospite ripaga i propri tifosi vincendo per due a zero. Mi aspettavano il solito rito del “Catello alé” dopo la partita, ma non so per quale motivo non è stato effettuato.
Emilio Celotto.