Recupero di Coppa Italia di Lega Pro in questo mercoledì di fine agosto e per l’occasione ho modo di vedere all’esordio due squadre capitoline affrontarsi in questo inedito derby che verrà replicato anche in campionato.

Appena saputo della data di recupero ho notato che gli orari del lavoro combaciavano con quelli della partita, che sarebbe stata giocata alle 17:30, così mi sono convinto ad andare, più perché mi incuriosiva vedere le misure di sicurezza adottate per un evento del genere che per la partita in sé, convintissimo che sugli spalti non ci sarebbe stato nessun ultras a movimentarla.

La Racing Roma, il cui presidente ha acquisito il titolo della Lupa Castelli Romani, retrocessa la scorsa stagione al termine del torneo e ripescata ad inizio luglio, gioca le sue gare interne nel vecchio “Casal del Marmo”, casa storica dell’Astrea calcio, la squadra della Polizia Penitenziaria che per molti anni ha giocato nella vecchia e cara serie C2.

Se ben ricordo era dalla finale play off della coppa Italia d’Eccellenza nazionale Marino–Ancona del 2011 che non mettevo piede in questo stadio e appena arrivo alle porte del grande complesso la situazione appare totalmente diversa da quella dell’epoca. Già dal primo cancello vedo uno steward che indirizza le macchine dei tifosi, facendo fare percorsi differenti. Inutile dire siamo costretti tutti a parcheggiarle lontane dall’impianto, quindi lasciata la vettura si passa un primo controllo; nel frattempo noto transenne ovunque ed anche il viale che porta al cancello d’entrata è tutto transennato per permettere ai tifosi di percorrere due strade differenti.

Finalmente arrivo al botteghino per ritirare l’accredito e passo il cancello, ovviamente non senza un’altra perquisizione, poi continuo il mio tragitto ancora transennato fino ad arrivare al settore dei locali. Qui un altro steward mi fa passare e mi porta all’entrata degli spogliatoi e mi dà in consegna ancora ad un nuovo steward il quale, tanto per cambiare, mi dà l’ennesima controllata qualora ai colleghi fosse passata inosservata una pericolosissima penna o un blocchetto di carta.

Incredibile ma vero sono in campo, ci riesco dopo ben venti minuti di giri interminabili e fortunatamente manca ancora un quarto d’ora buono all’inizio del match.

In campo e soprattutto sugli spalti, come avevo già abbondantemente previsto, non c’è nulla da segnalare in entrambi i settori. Una quindicina di tifosi ospiti nella tribuna destra che seguono la partita tranquillamente seduti, esultando in maniera pacata ai gol, con altre sessanta persone nella tribuna sinistra, tutte sedute a guardare la partita senza proferir alcun coro.

La partita è avara di emozioni nella prima parte di gara, se si esclude il gol del vantaggio ospite al ventiduesimo minuto, mentre è più avvincente nella ripresa con ben due gol segnati, uno per parte. Al fischio finale passa al turno successivo la Lupa Roma, avendo segnato più gol in trasferta e benché in classifica sia a pari punti con l’Olbia.

La “psicosi sicurezza” romana continua anche sui campi minori, anzi a turbarla è un tifoso che a fine partita scivola sui gradoni della tribuna rovinando pericolosamente a terra. Viene immediatamente soccorso ma chissà se dopo l’avranno anche redarguito per procurato allarme?

Marco Gasparri.