01Quarta ed ultima puntata delle interviste della rivista greca “Humba!” che questa volta fa tappa in Francia, dove vengono interpellati i redattori della storica rivista “So Foot”.
Vi auguriamo buona lettura e prima di passare all’intervista, vi lasciamo i link di tutte le altre tre interviste precedenti, ivi compresa la nostra:
La repressione ai quattro angoli dell’Europa: “Humba!” intervista… “Sport People”;
La repressione ai quattro angoli dell’Europa: “Humba!” intervista… “When Saturday Comes”;
La repressione ai quattro angoli dell’Europa: “Humba!” intervista… “Vamos Bien”.

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  1. Cosa prevede la legislazione in materia di prevenzione della violenza negli stadi?

La Francia era equipaggiata di un’impressionante arsenale di leggi già da parecchi anni, in risposta ad atti di violenza nel mondo del calcio. Uno degli ultimi fatti più eclatanti fu la morte di un ragazzo di fronte al “Parco Dei Principi” di Parigi il 28 Febbraio del 2010, per via di una lite tra due gruppi antagonisti del PSG.

  1. Esistono apposite commissioni o magistrati e p.m. che si occupano di questioni sportive? Qual è il loro rapporto con il mondo del calcio e la federazione di calcio? Possono intervenire, se necessario, nel mondo del calcio?

Il problema è che le autorità francesi (sia di destra che di sinistra) hanno deciso di focalizzarsi solo sulla repressione. La data della morte del tifoso del PSG fu un momento chiave per quanto riguarda la repressione. Il presidente della lega calcio Francese dichiarò: «La miglior prevenzione è la paura della polizia e la paura della repressione».

  1. Che pene sono previste per le società sportive e per i tifosi? C’è la possibilità di disputare una partita a porte chiuse o di vietare le trasferte?

 

Al giorno d’oggi in Francia è diventato molto piu difficile fare il tifo per la propria squadra. La maggior parte delle trasferte sono state vietate dalle prefetture locali per prevenire problemi di ordine pubblico. L’atmosfera tra tifosi, autorità pubbliche e la polizia è parecchio tesa. Le pene sono varie: daspo (senza processo) con obbligo di firma, partite a porte chiuse o curve chiuse al pubblico, trasferte vietate e in casi piu rari, come per il PSG, scioglimento dei gruppi di tifosi.

Pene molto severe sono state inflitte a tifosi che hanno accesso fumogeni, o trovati a fumare cannabis all’interno dello stadio. Recentemente un ufficiale di polizia ha dichiarato, attraverso “L’Equipe”, che al giorno d’oggi è meglio rubare una macchina che accendere una torcia allo stadio. La dichiarazione spiega bene la stupidità della situazione. La pena per aver acceso un fumogeno allo stadio può arrivare fino a tre anni di prigione e 15.000 euro di multa.

  1. Recentemente ci sono stati dei cambiamenti in materia di legislazione sportiva dopo episodi di violenza negli stadi e che tipo di conseguenze hanno avuto?

 

La repressione è attualmente in vigore non solo per fermare atti di violenza, ma anche per altri motivi come il desiderio di controllo, la voglia di creare un nuovo pubblico di clienti e non tifosi. Il migliore esempio è il PSG, o meglio il PSG del Qatar. Da quando il club è stato comprato dalla “Qatar Sports Investments” nel 2011, i tifosi storici sono stati oggetto di sistematici daspo. Il club vuole decidere che tifosi vanno bene e quali no. Il prezzo dei biglietti è diventato sempre piu costoso. Gli stadi non sono più luoghi dove poter esprimere liberamente la propria passione, ma un posto dove consumare e spendere il più possibile. Alcuni gruppi di tifosi hanno così deciso di seguire squadre femminili o le giovanili, ma anche in quei casi polizia e club si sono organizzati per far in modo che i tifosi non possano avere accesso alle partite.

Il problema è che non viene fatta nessuna prevenzione, qui in Francia non esiste una persona di riferimento per i tifosi, un contatto tra gruppi di tifosi, autorità pubbliche e ufficiali della federazione calcistica. Non esiste alcun tipo di dialogo qui da noi.

I tifosi si stanno organizzando con gruppi e con l’aiuto di avvocati, in modo da difendersi da sentenze che non rispettano alcuna legge. Un esempio è quello di 125 tifosi daspati dalla Polizia Parigina senza nessun processo o prova. I tifosi, aiutati dagli avvocati, sono riusciti a ribaltare il verdetto.

  1. Esiste un regime particolare di controllo per entrare nello stadio, tipo una tessera speciale, biglietto nominativo?

Non ci sono tessere speciali. Andare allo stadio è come andare al cinema, ma a volte i biglietti sono nominali. Gli abbonamenti sono elettronici e registrano tutti i dati del tifoso.

  1. Nel passato recente si sono verificati fenomeni di corruzione nel mondo del calcio (partite truccate, scommesse illegali) e che tipo di provvedimento sono stati adottati?

Recentemente una squadra della seconda divisione, il Nimes, ha cercato di truccare un numero di partite in modo da garantirsi la salvezza. È stato un grosso scandalo in Francia, ma alla fine delle indagini le pene inflitte sono state piuttosto leggere.

  1. Secondo voi, gli organismi internazionali del calcio (UEFA, FIFA) sono veramente interessati al bene del calcio o sono interessati solo allo sviluppo dell’aspetto commerciale?

Ho due punti di vista differenti: l’UEFA sta cercando, anche se con pochi sforzi, di essere una guida nella costruzione di nuove politiche riguardanti i tifosi. Ad esempio, la UEFA quantomeno organizza incontri con gruppi di tifosi (Fans Europe) per discutere delle loro problematiche. Mentre alla FIFA credo non importi nulla, si interessano solo di soldi e potere.