Ed eccoci dunque alla terza puntata delle interviste della rivista greca “Humba!”. Quest’oggi è la volta di un vero e proprio gruppo ultras, i turchi di “Vamos Bien” legati al Fenerbahce che ci offrono uno spaccato del loro paese in questa prospettiva sui quattro angoli d’Europa e sulle politiche di controllo e di repressione del tifo. Per chi se le fosse perse, le puntate precedenti sono reperibili ai seguenti link:
La repressione ai quattro angoli dell’Europa: “Humba!” intervista… “Sport People”;
La repressione ai quattro angoli dell’Europa: “Humba!” intervista… “When Saturday Comes”.
Buona lettura con questa terza parte. A dopodomani con la quarta ed ultima.

01

  1. Cosa prevede la legislazione in materia di prevenzione della violenza negli stadi?

Una legge chiamata 6222 fu introdotta in Turchia due anni fa per fermare le violenza negli stadi. Chiamata anche ed appunto “Legge contro la violenza negli stadi e i disordini attorno allo sport”, consiste in tanti piccoli dettagli come pene pecuniarie, daspo di lunga durata e anche la prigione. In base alla legge, e in merito ai daspo, i tifosi bannati devono andare alla stazione di polizia mentre la aprtita viene giocata. Se il tifoso non si presenta alla firma, allora scattano mutle salate. Se il tifoso non firma per un paio di volte, allora in quel caso scatta la prigione. Uno dei tanti problemi è che spesso i daspo non vengono comunicati ufficialmente per cui alcuni tifosi, ignari di essere stati “bannati”, non vanno a firmare e poi si trovano a dover pagare ingenti multe.

  1. Esistono apposite commissioni o magistrati e p.m. che si occupano di questioni sportive? Qual è il loro rapporto con il mondo del calcio e la federazione di calcio? Possono intervenire, se necessario, nel mondo del calcio?

Non c’è nessun giudice o procuratore sportivo, le leggi vengono applicate dallo Stato. Esiste un dipartimento sportivo delle forze di polizia turche, ma nessuno poliziotto ha ricevuto particolare preparazione riguardo eventi sportivi. Questo dipartimento della polizia viene spesso utilizzato per preparare ufficiali prima di passare a manifestiazioni e scontri di ordine politico. La federazione calcistica turca supporta le leggi applicate ai tifosi in quanto vuole un massa di clienti e non tifosi negli stadi

  1. Che pene sono previste per le società sportive e per i tifosi? C’è la possibilità di disputare una partita a porte chiuse o di vietare le trasferte?

Non si sono svolte partite a porte chiuse quest’anno, sono state sostituite da punizioni come la chiusura delle curve. Curve che cantano canzoni non considerate a norma, vengono chiuse per la partita seguente. Esistono anche multe per i club. Se tifosi in trasferta non rispettano le leggi saltano la trasferta seguente.
Molte trasferte sono vietate, specialmente per quei derby dove c’è molta rivalità. Questa decisione è presa dal Comitato di sicurezza cittadina, decisioni che non rispettano alcuna legge scritta. Ad esempio, i tifosi del Fenerbache potevano andare a vedere il derby contro il Galatasary fino al 2011. Questa punizione invisibile viene anche applicata anche nel basket, alle squadre femminili e alla pallamano.

  1. Recentemente ci sono stati dei cambiamenti in materia di legislazione sportiva dopo episodi di violenza negli stadi e che tipo di conseguenze hanno avuto?

Alcune persone dicono che le leggi contro i tifosi non sono abbastanza dure e vorrebbero inasprirle. Altri affermano che queste leggi speciali non vengono usate nel modo giusto e una minoranza sostiene che siano leggi inutile. Ad ogni modo le leggi sono sempre le stesse e nessuno le cambia.

  1. Esiste un regime particolare di controllo per entrare nello stadio, tipo una tessera speciale, biglietto nominativo?

In base alla legge 6222 e dalla stagione 2014/15, tutti i tifosi devono avere una “fidelity card” controllata da una banca molto vicina al governo. La banca si chiama Aktifbank e si occupa di tutte le vendite di questa tessera chiama Pasolig. Per avere queste card bisogna aprire un conto con questa banca, la quale apre contestualmente anche una carta di credito per i tifosi senza nemmeno interpellarli. In questo modo la società bancaria incassa soldi da vendita dei biglietti, nuovi conti bancari e carte di credito. Senza Pasolig non puoi entrare negli stadi, questa tessera raccoglie tutti i tuoi dati e le informazioni personali, inclusa anche una foto per scannerizzare il tuo viso all’ingresso degli stadi. Una cosa molto alla “Grande Fratello”.

I gruppi ultras hanno protestato contro questa tessera e hanno boicottato le prime partite del campionato. Tutti gli stadi erano vuoti all’inizio della scorsa stagione e tanti tifosi hanno marciato e protestato nelle strade. Poi con il passare delle partite il boicottaggio è andato via via esaurendosi per quasi per tutti gruppi ultras, senza riscontrare alcun successo. Tutti tranne il gruppo “Vamos Bien” che ancora non si presenta allo stadio in segno di protesta contro la tessera.

Anche l’associazione dei tifosi calcistici ha cercato di portare queste nuove leggi in tribunale dichirandole incostituzionali, ma purtroppo ha fallito e anche i suoi associati si sono ormai abituati a questa tessera senza piu protestare.

  1. Nel passato recente si sono verificati fenomeni di corruzione nel mondo del calcio (partite truccate, scommesse illegali) e che tipo di provvedimento sono stati adottati?

Nel 2011 c’è stato uno scandalo inerente proprio il Fenerbahce, ma le indagini erano piene di contraddizioni e così fu anche il processo. Divenne chiaro ben presto che l’operazione non aveva nulla di sportivo, ma era una questione politica contro Fenerbache, i suoi tifosi e il loro schieramento politico.

  1. Voi avete verificato delle ingiustizie nella modalità in cui viene gestita la violenza e qual è stata la reazione dei tifosi? Ci sono state delle reazioni organizzate collettivamente? Hanno portato dei risultati?

Sembra che alla gente piaccia essere trattata come clienti. La vita e il sistema ci portano a vivere costantemente in una situazione di “minoranza nella minoranza”.

  1. Secondo voi, gli organismi internazionali del calcio (UEFA, FIFA) sono veramente interessati al bene del calcio o sono interessati solo allo sviluppo dell’aspetto commerciale?

UEFA è Mafia e la FIFA è in vacanza a pensare come dividersi i soldi sporchi.

Traduzione AM, Sport People.