Devo dire che sono rimasto favorevolmente colpito dalla performance delle tifoserie del Monaco e del Bordeaux, nonostante l’esiguo numero degli Ultras effettivamente presenti.
Le due squadre si affrontano essendo praticamente appaiate al quinto posto della classifica della Ligue 1 (ultimo posto utile per l’Europa), ma l’atmosfera allo “Stade Louis II” di Montecarlo è alquanto particolare. Parigi non è poi così lontana e il minuto di silenzio previsto dalla Lega Francese in ricordo delle vittime della redazione di Charlie Hebdo viene accolto da uno scrosciante applauso di tutto lo stadio.
Gli Ultras ospiti sono poco più di una trentina. Si sistemano nella parte bassa del settore a loro dedicato, dietro lo striscione 1987. Accolgono le squadre in campo con una discreta sciarpata e poi iniziano a sostenere la propria compagine accompagnati dall’incessante ritmo del tamburo. Smettono di cantare solo alla fine del primo tempo, per poi riprendere al fischio d’inizio dei secondi quarantacinque minuti. Per tutta la durata della partita sventoleranno una ventina di bandiere con i colori sociali della propria squadra. Ad inizio partita viene esposto, nella parte alta del settore ospiti, uno piccolo striscione in merito ai tragici avvenimenti di Parigi.
Dall’altra parte dello stadio gli Ultras Monaco, molti dei quali a petto nudo nonostante la temperatura non sia delle migliori. Accolgono le formazioni esponendo alcuni stendardi e cantando in continuazione, accompagnati dal suono del tamburo e coadiuvati dall’impianto audio installato nella curva che, ovviamente, aiuta notevolmente il lanciacori biancorosso nell’incitare i supporters di casa. Si distinguono, inoltre per alcune buone manate riuscendo in alcune occasioni a coinvolgere il resto dello stadio con i loro cori.
Da registrare, nel secondo tempo, una lieve flessione nell’apporto corale da parte di entrambe le tifoserie, forse dovuto anche alla partita che scorre via piuttosto noiosa, assestandosi su un pareggio a reti inviolate.
Daniele Caroleo