In questo fine settimana in cui l’Italia è stretta dalla morsa del gelo, decido di seguire una partita valevole per il campionato di Seconda Categoria laziale (gir. M): Atletico Itri – Real Piedimonte San Germano.

Il match si disputa al “Comunale” di Itri, un impianto – purtroppo in erba artificiale – situato nella parte bassa del paese aurunco (siamo in provincia di Latina, tra Fondi e Formia). Lo stadio – che presenta un’ampia tribuna coperta e, frontalmente a questa, un piccolo settore ospiti – è sede delle partite interne dell’Atletico Itri e dell’Itri calcio, principale sodalizio, quest’ultimo, del centro basso-laziale, militante nel campionato di Eccellenza e attualmente impegnato nelle semifinali della Coppa Lazio (uno dei risultati più alti raggiunti dal calcio itrano nella sua storia).

L’ospite di oggi è davvero importante: il Real Piedimonte San Germano è infatti la capolista del girone, protagonista di un cammino in campionato finora eccezionale: un percorso caratterizzato da sole vittorie, a partire da quella ottenuta il 2 ottobre – alla prima giornata – in casa della Sandonatese, fino alla vigilia della partita odierna. Trionfi accompagnati da una media inglese incredibile: 56 gol realizzati e solo 9 subiti (dato aggiornato, naturalmente, a prima del calcio d’inizio ad Itri).

L’Atletico Itri, dall’altro lato, è la seconda della classe: si tratta, dunque, della partita più importante di giornata, relativamente a questo raggruppamento (anche se il solco tracciato tra la prima e la seconda è consistente e difficilmente colmabile dalle inseguitrici, come è facilmente intuibile dai dati che ho premesso)

La squadra dell’omonimo centro ai piedi del Monte Cairo (Piedimonte San Germano, appunto, noto, oltre che per le sue bellezze artistico-archeologiche, soprattutto per essere sede dello stabilimento FIAT), vanta una storia calcistica illustre: a fine anni Novanta, infatti, raggiunse l’allora Campionato Nazionale Dilettanti – corrispondente all’attuale Serie D -. Un’impresa davvero memorabile per una località che conta 7.000 abitanti circa e che ebbe l’opportunità di affrontare diversi club blasonati, quali: Campobasso, Terracina, Latina, Casertana, Lanciano, Isernia, Bisceglie e molti altri.

La compagine sangermanese può contare sul supporto di un gruppo di tifosi presente in casa e in trasferta: tutti questi motivi, insomma, mi spingono a scegliere questo incontro quale “partitelladomenicale.

Relativamente al fronte casalingo, nulla da segnalare quanto a tifo organizzato, ragion per cui la mia attenzione è rivolta esclusivamente alle emozioni in campo e al settore ospiti (posto esattamente di fronte a me, che siedo in tribuna coperta, in quanto l’arbitro proprio non vuol saperne di accordarmi l’ingresso sul manto verde…).

La partita inizia con diversi minuti di ritardo, a causa di un incontro tra squadre giovanili che si è prolungato oltre le 14:30, orario d’inizio della contesa oggetto della presente tifocronaca. I tifosi sangermanesi giungono mentre ancora si sta disputando la sfida tra ragazzini. Proprio in questo frangente, assisto ad una scena davvero bella: al termine della partita, i ragazzi di Piedimonte intonano il coro “un applauso a questi bambini”, omaggiando così i giovani calciatori, evidentemente sorpresi e felici per questo inaspettato momento di gloria.

I sostenitori rossoblù occupano quasi per intero il loro settore, compatti dietro lo striscione “Warriors”, accompagnato dalla pezza “Vecchi Warriors 1992”; alcuni tricolori e una bandiera rossoblù – sventolata a più riprese nel corso dei novanta minuti – completano il quadro visivo.

All’ingresso delle squadre in campo, propongono una coreografia, caratterizzata da una sempre affascinante cartata e dall’accensione di alcune luminarie e di fumoni viola, rossi e blu (torce e fumogeni saranno accesi anche in altri momenti della partita: all’esultanza all’unico gol di giornata della loro squadra, al termine della sfida e in varie altre occasioni).

Espongono due striscioni: il primo contro Perin, portiere genoano colpito da un brutto infortunio al crociato, rimediato nella sfida di domenica scorsa contro la Roma a “Marassi”; il secondo inneggiante all’amore verso la propria squadra.

I cori, continui ed eseguiti dalla maggior parte dei presenti, sono accompagnati e ritmati dal tamburo, mentre il lanciacori, spalle al campo, è bravo a coordinare le voci. Alcuni cori sono di sostegno alla squadra o di omaggio ai propri beniamini (ad esempio, ne segnalo uno dedicato al proprio portiere, dopo un importante intervento dell’estremo ospite sull’attaccante di casa); altri, invece, contro la provincia di Latina, per i diffidati e contro la repressione. In vari momenti della gara, dopo i cori prolungati, i tifosi sangermanesi danno spazio ai battimani per rifiatare.

In campo, la sfida riserva agli ospiti il primo pareggio stagionale: l’Atletico Itri, con coraggio e determinazione, affronta a viso aperto il fortissimo avversario, addirittura passando in vantaggio, al minuto 14 della ripresa, con un gran tiro del numero 9 locale, il bomber Sinapi, che raccoglie un lancio illuminante del centrocampista Soscia. Ciò non basta, tuttavia, agli Itrani per ottenere tre punti prestigiosi contro un così importante contendente: il Real Piedimonte, infatti, dopo diversi minuti, trova la rete del pareggio con l’appena entrato Grillo, bravo a capitalizzare al meglio un’azione confusa in area di rigore.

La capolista prosegue nella sua marcia, mantenendo la distanza considerevole di 15 punti dalle seconde; i locali, invece, continuano a tenere saldamente in mano la seconda piazza, condivisa con due squadre ciociare: San Giovanni Incarico e Sandonatese.

AC