Incontro insolito al “D’Ippolito” fra i padroni di casa del Lamezia Terme FC e la Cavese. Insolito nella misura in cui alla storica compagine metelliana si oppone un sodalizio del tutto nuovo. Il Lamezia Terme infatti è nato appena quest’estate partendo dal titolo del Sambiase. La velleità di irretire tutti gli sportivi lamentini ha però sin da subito incontrato forti resistenze sia perché Sambiase aveva il suo nucleo di fedelissimi sentitisi penalizzati da questa scelta e tanto meno l’idea ha mai scaldato i cuori dei tifosi della storica Vigor Lamezia.

Dopo un precampionato di polemiche incrociate, comunque, la parola è stata demandata al campo, dove i gialloblu stanno ottenendo ottimi risultati, avvicinando un seguito comunque importante di spettatori. Sono circa 1.500, secondo le cronache, i presenti a questo incontro, fra i quali si segnala un gruppo di ultras dietro lo striscione “ULT2021”, degni di nota per la fumogenata iniziale e una bandiera che offre un po’ di colore al loro gruppo.

Sono invece circa un centinaio i tifosi giunti da Cava de’ Tirreni, compatti come loro solito e accompagnati da diverse bandiere, oltre che da un corposo corredo di pirotecnica che scalda il loro tifo in una giornata di fastidiosa pioggia. Un po’ sottotono il loro primo tempo mentre molto più convincente è il secondo per un tifo che, complessivamente parlando, si può considerare senza dubbio buono.

Nell’arco della loro prova odierna di tifo, il momento clou è stato senza dubbio nell’esposizione di uno striscione di solidarietà alla squadra storica di Lamezia, la già citata Vigor appunto, rimasta ad annaspare nei meandri del calcio a fronte di questa nuova realtà che finora sta raccogliendo ottimi risultati.

Purtroppo per i “vigorini”, i cavesi e tutti i nostalgici, diversi esempi già dal calcio maggiore hanno tracciato questa strada: non essendo più determinanti gli incassi al botteghino per il successo di un club, sempre più persone interessate ad investire nel calcio, preferiscono partire ex novo, dal basso e/o con club senza un seguito radicato dove non devono rendere conto alla tifoseria delle loro logiche manageriali che spesso il tifoso comune fatica a comprendere. Specie quando i risultati sul campo divergono sensibilmente rispetto a quelli pianificati in via dirigenziale.

Foto di Davide Gallo.
Testo a cura della redazione.