Passato anche questo inverno siamo quindi giunti alla soleggiata primavera, ma nel girone D del campionato di serie D le cose non sono cambiate. È sempre la formazione biancorossa del Rimini, infatti, a detenere saldamente il primo posto, con un discreto margine di punti sulle inseguitrici che ne fanno sempre più l’unica pretendente al salto di categoria nel campionato di Lega Pro.

Nella precedente partita casalinga che vedeva il Rimini ospitare la formazione del Ribelle, si sono fatte le prove generali per questa trasferta, con vari striscioni e volantini per cercare di coinvolgere più gente possibile. Con il campionato anticipato al giovedì per le festività Pasquali, teatro di questa sfida sarà il “Dino Manuzzi” di Cesena, scenario di lusso in cui il Romagna Centro gioca le proprie gare interne.

I più ottimisti auspicavano di festeggiare la matematica promozione proprio nella casa degli storici rivali, ma il pareggio ottenuto nel pomeriggio dalla inseguitrice Correggese sul campo della Fortis Juventus, ha rimandato i festeggiamenti di almeno un’altra settimana.

La Curva Est aveva invitato la tifoseria ad affrontare la vicina trasferta in treno e sicuramente l’appello ha riscontrato un gran successo, a giudicare dalle presenze. Almeno 6/700 persone si sono ritrovate in curva “Ferrovia”, un altro centinaio ha optato per la tribuna dove vi erano anche tifosi della squadra di Martorano e simpatizzanti del Cesana accorsi a sostenerli in virtù della già citata rivalità con Rimini.

Entrando in questo stadio si prova sempre una discreta scarica di adrenalina, oltretutto per il sottoscritto è la prima volta in questo campo da fotografo, in precedenza avevo sì assistito a svariate partite, ma sempre e solo dalla curva.
Sarà per la posta in palio, sarà per la rivalità con la Cesena bianconera, ma quando il grosso del contingente ospite fa il proprio ingresso, subito dopo aver sistemato i vari drappi, il tifo biancorosso parte davvero potente. Il primo coro, nemmeno a dirlo, è contro il Cesena e dalla tribuna partono i primi fischi di disapprovazione unitamente a qualche coro contro i biancorossi. Nel frattempo qualche decina di tifosi del Cesena arriva a marcare il proprio territorio, qualcuno con tanto di sciarpa al collo; stazionano a ridosso del terreno di gioco e oltre qualche coro contro i biancorossi, non ne risparmiano neppure a Ricchiuti, il giocatore simbolo del Rimini che questa sera siede però in panchina.

Quando il Rimini si porta in vantaggio, nei primi minuti, sembra tutto troppo facile al cospetto della giovane formazione biancoazzurra. Nel settore ospiti vengono accese torce a più riprese ed effettuata una sciarpata nel primo tempo, che sarebbe potuta venire anche meglio. Comunque il tifo è stato su buoni livelli per tutta questa prima frazione, con le varie bandiere sempre sventolate.

Nell’intervallo va in scena qualche siparietto simpatico fatto di infamate ed offese tra bianconeri in tribuna e biancorossi in curva, restando comunque circoscritto solo a livello verbale.

La prima parte della ripresa non regala particolari emozioni in campo, il Rimini non ha nessun interesse a forzare il ritmo, ma quando la formazione locale sfodera una inaspettata prova d’orgoglio, nel giro di pochi minuti si ritrova addirittura in svantaggio per 2 reti a 1. Dalla tribuna partono di nuovo cori contro i Riminesi, i quali rispondono per le rime.

Quando il pubblico locale gustava già la vittoria, arriva la doccia fredda: infatti al 93esimo, proprio sotto al settore biancorosso, in una mischia dentro l’area è un difensore Riminese a trovare il pareggio, facendo esplodere lo stesso settore ospiti e tutta la panchina, riversatasi in campo per festeggiare questo importante risultato, su un campo da sempre ostico.

Al triplice fischio tutta la formazione biancorossa si reca sotto la curva a festeggiare con i propri tifosi, con il consueto lancio di magliette e pantaloncini a beneficio dei più fortunati.

Festa promozione solo rimandata, prossimo appuntamento domenica per Rimini-Abano Terme dove, con una vittoria, sarà matematica Lega Pro. Obiettivo raggiunto.

Gilberto Poggi.