Partita interessante in Coppa d’Austria tra due squadre sostenute da due delle tifoserie più note del panorama austriaco. Già tre ore prima dell’inizio della partita arrivo in centro città, dove la tifoseria dello Sturm Graz si prepara per un corteo verso lo stadio. In circa 500 unità danno poi il via a un corteo molto rumoroso e colorato, con tanti articoli di pirotecnica ma senza problemi riguardanti l’ordine pubblico.

Quando arrivano allo stadio “Gugl”, entrano nel settore ospiti che si presenta subito molto gremito e iniziano la preparazione della coreografia. Ad inizio partita presentano uno spettacolo in tre tappe: in primo luogo dei cartolini creano delle strisce orizzontali nere e bianche per simboleggiare i colori sociali, poco dopo aggiungono una striscia bianco-verde, che sono i colori della regione della Styria, e infine nella parte centrale appare un bandierone copricurva con il vecchio stemma del club.

I padroni di casa invece, iniziano la partita con tante torce foto-flash. Per il LASK del resto, la partita odierna è la prima partita nazionale giocato allo stadio di Linz dal 2016. Gli ultimi anni hanno disputato le partite interne a Pasching, piccolo paese qualche chilometro fuori dalla città, per un contenzioso con il Comune su pagamenti e responsabilità che hanno costretto ad abbandonare il loro stadio. Secondo le ultime informazioni, lo stadio comunale “Gugl” sarà ricostruito interamente e trasformato in un stadio di proprietà del LASK, senza la pista d’atletica. Il progetto di uno stadio tutto nuovo alla periferia della città insomma, non ha trovato alcun consenso e così il LASK potrà finalmente tornare in pianta stabile nella sua città natia.

Sul campo la partita è dominata dal LASK, squadra che attualmente sta ben figurando anche in Europa League. Le due tifoserie fanno tutto quanto nelle loro possibilità per creare un atmosfera “tipicamente da Coppa”: risultano sempre in movimento con tante bandiere e battimani, il settore ospiti esegue anche una sciarpata ben riuscita, ma il momento più emozionante tuttavia, avrà luogo pochi minuti prima del fischio finale, quando le due tifoserie presentano in contemporanea uno striscione in ricordo di Rudolf “Koby” Koblowsky, uno dei cinque fondatori degli Ultras Rapid, una leggenda nel mondo del tifo organizzato in Austria, morto qualche giorno fa.

Alla fine i padroni di casa conquistano la vittoria con il più classico dei 2-0, qualificandosi così per la semifinale. La speranza di ogni singolo tifoso allo stadio (e non solo) è di arrivare ad una finale senza l’odiato Red Bull: così che l’atmosfera sulle tribune sia riservata a vere tifoserie e magari qualche altra squadra possa avere la possibilità di vincere almeno un titolo nazionale al riparo dalla cannibalizzazione della compagine della multinazionale energetica, tanto competitiva quanto mortificante per la crescita complessiva del movimento calcistico austriaco.

Jürgen De Meester