Le condizioni meteo sul Lazio non lasciano presagire nulla di buono e più la mia macchina si spinge verso Latina, più l’acqua scende giù a secchiate. Non essendo propriamente un amante dell’inverno e odiando profondamente e senza tregua la pioggia, una decina di chilometri prima dell’arrivo comincio a chiedermi chi me l’abbia fatto fare. Sì perché oltre a non tollerare questo triste e vile fenomeno atmosferico, ancor meno sopporto le “ombrellate” cui gli stadi si rendono spesso protagonisti in questi casi, con la maggior parte del pubblico ormai rammollito anche da qualche goccia e incapace di gettare la voce oltre l’ostacolo (e oltre il diluvio, soprattutto). Udito probabilmente da un Giove Pluvio in vena di carità, i rubinetti del cielo si chiudono per riaprirsi flebilmente di tanto in tanto. Tuttavia onore al merito: su ambo i fronti, una volta tanto, si pensa più al tifo e al confronto vocale che ad evitare eventuali influenze o abiti inzuppati.
Tra pontini e molisani è uno scontro salvezza in piena regola, in seno a un girone che quest’anno si è presentato ai nastri di partenza con nomi e piazze ricche di storia e tradizioni, il che ha finalmente rimesso un po’ di sano interesse campanilistico su quella che un tempo fu una categoria all’avanguardia in fatto di match caldi e turbolenti. Chiaro, nell’era dei divieti e delle restrizioni selvagge non è e non sarà la stessa cosa. Ma anche quel poco a cui si riesce ad “accedere” vale comunque la pena viverlo.
A Campobasso sono stati venduti 342 biglietti e di fatto questa è la prima trasferta in Serie C del gruppo Curva Nord, tornato sulle gradinate in occasione della precedente sfida casalinga contro il Catania. Il Francioni non presenta il colpo d’occhio delle grandi occasioni, sebbene lo zoccolo duro degli ultras nerazzurri occupi come sempre il proprio posto e si faccia sentire sin da subito a sostegno dell’undici di Di Donato. I supporter rossoblu fanno il proprio ingresso alla spicciolata, provocando immediatamente i dirimpettai e gettando la disputa su un campo ideologico. Sfida ovviamente raccolta dai pontini che così contribuiscono a rispolverare un’inimicizia ormai sepolta dalla polvere dei tanti anni in cui le due curve non si sono trovate faccia a faccia.
Non incrociavo i molisani da diversi anni ed ero curioso di tastare con mano lo stato di salute di una tifoseria che negli ultimi tempi ha avuto importanti cambiamenti, cominciando dallo scioglimento degli Smoked Heads in luogo del progetto Curva Nord (affiancati dallo storico striscione Ultras e da N.F.O.) Cerco di essere più sincero possibile facendo una dovuta premessa: ho ammirato gli SH per l’originalità e per il bel materiale prodotto. Peraltro – pur essendo un amante del tifo all’italiana – ho sempre rispettato la loro scelta di tifare “all’inglese”, cosa che a differenza di tanti altri gli riusciva assai bene (aspetto che tuttavia il nuovo corso ha mantenuto). Ecco da un punto di vista dello stile, l’attuale Nord campobassana ha sicuramente perso qualcosa. Questione di gusti, sia chiaro. Non impazzisco per i bandieroni e gli striscioni stampati, che ormai sembrano fatti in serie da Nord a Sud. Ciononostante a livello canoro ci sono ben pochi appunti da fare agli ospiti: con una partita praticamente non giocata dai ragazzi di Cudini e un risultato finale di 4-1 per i padroni di casa, gli ultras del Campobasso non hanno mai smesso di cantare, colorando il proprio settore con bandieroni e una bella sciarpata.
Dietro lo striscione Ultras Pontini i padroni di casa fanno sempre la loro buona figura, pur non essendo supportati dai numeri. Ma come si dice? Spesso meglio la qualità che la quantità. Non a caso ritengo l’attuale curva del Latina decisamente migliore rispetto agli anni della Serie B. E per quanto questo possa sembrare un paradosso, è in realtà un leitmotiv diffuso in tante piazze costrette a ricominciare dal basso dopo ottime annate. Avviene una scrematura naturale e chi continua a frequentare le gradinate si fortifica e ottiene il meglio.
Sul manto verde una doppietta di Carletti e una di Sane regolano gli avversari, a segno nel finale con un rigore di Rossetti. Successo importantissimo per i laziali che prendono ossigeno in zona salvezza mentre duro stop per i rossoblu, contestati dal proprio pubblico al rientro negli spogliatoi.
Che Giove Pluvio oggi abbia voluto trattarmi con i guanti me ne accorgo quando, pochi chilometri fuori Latina, sul parabrezza scroscia talmente tanta acqua da costringermi a percorrere il ritorno tutto a 50km/h! Tocca esserne grati comunque.
Simone Meloni