Dopo la partita di Coppa Italia di serie C di inizio ottobre, dove il Latina fu eliminato dal Giugliano, torno nuovamente nel capoluogo pontino per assistere ad una partita di campionato. Nel frattempo siamo giunti alla diciottesima giornata, la penultima del girone di andata. Al “Francioni” è di scena la neopromossa Cerignola che sta disputando un buon campionato, stazionando nelle parti alte della classifica, laddove il Catanzaro sta letteralmente dominando con il Crotone che cerca di rendergli la vita difficile come può. I padroni di casa invece, dopo un buon inizio, si sono arenati e non vincono da ben otto partite, scivolando sempre più in classifica fino ad uscire dalla zona play off.

Arrivo a Latina con un buon margine di anticipo per fare un giro nella zona perimetrale riuscendo anche a passare dalla parte del settore ospiti, con diverse macchine delle forze dell’ordine ferme ai semafori, ma meno strade chiuse rispetto al recente passato. Dentro il pubblico non è molto numeroso e sono tanti gli spazi vuoti che saltano all’occhio, ma gli ultras pontini fanno quadrato a centro curva dietro lo striscione del LEONE ALATO per supportare a priori e nonostante tutto la maglia che rappresenta la loro città. Gli ultras ospiti salgono i gradoni quando le squadre sono già pronte per il calcio d’inizio, nemmeno il tempo di sistemare tutti gli stendardi che lo stadio già esulta per il gol lampo siglato dal nerazzurro Riccardi e che deciderà la partita.

In questo primo tempo, mi posiziono sotto il settore ospiti e devo dire che i pugliesi non mi dispiacciono affatto: cori tenuti molto a lungo, accompagnati dal ritmo del tamburo e discreti battimani vengono effettuati nel corso della prima frazione. Sono abbastanza colorati grazie a tre bandieroni che sventolano costantemente oltre ad altre bandiere che si alzano più sporadicamente. Molto bello il coro per i diffidati “Oggi canto io per te…”, riportato anche su uno dei diversi stendardi attaccati in balaustra.

Dalla parte opposta i pontini dimostrano tutto il loro valore sopperendo ai numeri con tanta voce e moltissimi battimani ad accompagnare i cori. Bella e prolungata l’esultanza per il gol di Riccardi mentre nella seconda frazione si confermano molto compatti e continui, non fermandosi praticamente mai fino a fine partita, con cori brevi e perlopiù secchi, accompagnati da un’infinità di battimani, oltre allo sventolio costante di due bei bandieroni alle due estremità del gruppo, uno dei quali per l’indimenticato Stefanino.

Tornando sul fronte ospite, nonostante il Cerignola parta da subito con un gol sul groppone, i suoi ultras incitano la squadra abbastanza continuamente, facendosi notare per lo sventolio dei bandieroni e per i numerosi battimani ad accompagnare i cori sempre molto prolungati. Dopo una ventina di minuti espongono uno striscione per ricordare due ragazzi di sedici anni di Cerignola, Carmine Gervasio e Francesco Pio Costantino, deceduti in un incidente stradale.

Il Cerignola attacca senza tregua alla ricerca del gol del pareggio, ma il Latina tiene botta e riesce a portare a casa questi tre punti importantissimi per la classifica ma soprattutto per il morale, dopo otto partite in cui non riusciva più a vincere. Al fischio finale applausi per entrambe le squadre sotto i rispettivi settori.

Marco Gasparri