La quindicesima giornata di ritorno del girone meridionale della Serie C mette di fronte, al “Francioni”, il Latina e il Foggia. La gara si disputa alle ore 18:30 del sabato di Pasqua. Le due squadre navigano nella zona play-off, per cui la sfida odierna ha una certa importanza in ottica, appunto, spareggi.
Prima di raggiungere lo stadio effettuo un breve giro nel centro di Latina e osservo dei volantini che ricordano a tutti i latinensi questo appuntamento. Quando metto piede sul manto verde del “Francioni”, intorno alle 18:00, un cielo velato e una temperatura mite accompagnano il riscaldamento delle due squadre. Mi ritrovo in un impianto storico a soli due giorni dall’interessante derby abruzzese Avezzano-L’Aquila, andato in scena, il giovedì precedente, allo stadio “Dei Marsi”.
Tra uno scatto di prova e l’altro, il prepartita scorre rapidamente e in un batter d’occhio arriva l’inizio della gara. Alle 18:30 le squadre si dispongono sotto la tribuna coperta per le foto di rito e la Nord si colora con gli abituali bandieroni e con tante bandiere nerazzurre. Anche nella gradinata gli striscioni dei club sono ai loro posti e vedo, in zona Veterani, la consueta sbandierata. Decido di seguire la prima frazione sotto la curva di casa e la ripresa dall’altro lato.
Nei primi minuti i ragazzi del Leone Alato cantano “Forza Latina alè, sempre ti sosterremo”, accompagnando il coro con i battimani. Nel settore ospiti si nota lo striscione “Per la maglia e la città” e vedo semplici spettatori, ma i gruppi organizzati non sono ancora entrati. I nerazzurri offrono il loro abituale tifo di alto livello: non smettono mai di cantare e producono tantissime manate.
La squadra premia la curva già al 10’: sugli sviluppi di un corner, Vona stacca di testa e mette la palla centro, Marino riceve e deposita in rete la sfera. Dopo il gol sento un petardo, seguito dai cori “Sarà capitato anche a te” e “Nerazzurri olè”. In questa fase i latinensi omaggiano i diffidati e i ragazzi di Cisterna, presenti con la loro pezza. Verso la mezz’ora iniziano a tifare anche i gruppi foggiani, che nel frattempo si sono sistemati sugli spalti. Lo stadio è al completo: gli spettatori totali risultano 2500, di cui 567 ospiti.
I foggiani mi riportano con il pensiero a tutte le bellissime partite che ho avuto la fortuna di vedere allo “Zaccheria”, in particolare a due sfide che difficilmente dimenticherò: Foggia-Pescara (2017-18) e Foggia-Lecce (2018-19). Gli ospiti mi fanno venire in mente anche l’antico popolo dei Dauni, che prima della conquista romana della penisola era stanziato tra il Fortore e l’Ofanto. L’eroe eponimo di questo gruppo era Dauno, figlio del mitico re degli Arcadi Licaone. Secondo il mito, Dauno sarebbe giunto in Italia insieme a Iapige e Peucezio. I Dauni erano famosi per le stele funerarie e per la notevole produzione ceramica. La loro terra, la Daunia, corrispondeva all’attuale provincia di Foggia e si estendeva dai Monti Dauni (comprendente il Cornacchia, la vetta più elevata della Puglia con i suoi 1151 metri) fino al Tavoliere. Nel periodo preromano l’attuale territorio pontino era abitato, invece, dai Latini e dai Volsci. Questi ultimi fecero di Satricum la loro città principale. I resti di questo insediamento sono visibili in località “Le Ferriere”, nel comune di Latina. Tornando ai pugliesi, da appassionato di geografia noto, tra i loro bellissimi stendardi a due aste, i vessili “Biccari presente” e “Trinitapoli”. Biccari è un grazioso borgo medievale situato ai piedi dei Monti Dauni, mentre Trinitapoli è una cittadina di 14.000 abitanti del Tavoliere meridionale, famosa per il Parco archeologico degli Ipogei.
Dopo essere entrati i pugliesi colorano il settore con una splendida sciarpata, poi realizzano una torciata vecchio stampo, accompagnata da un coro sulle note di “Un’avventura”. Quello dei foggiani sarà, per tutta la partita, un sostegno notevole. I latinensi, nel frattempo, cantano “Forza Latina, vinci per noi”, mentre i foggiani sventolano i loro bandieroni e accendono altre luminarie. I pugliesi appaiono molto compatti e carichi e alternano cori a rispondere a cori lunghi. Anche gli ospiti ricordano i diffidati, mentre pure nella Nord viene accesa una torcia.
Dopo il gol di Marino il Foggia ci prova in due occasioni con Rolando, ma entrambi i tentativi risultano vani. Dopo un solo minuto di recupero il direttore di gara porta il fischietto alla bocca e manda le squadre a bere un tè caldo, con il Latina in vantaggio.
Nella ripresa mi reco sotto il settore ospiti. I foggiani omaggiano due loro amici tramite striscioni e i latinensi cantano “Onoriamo gli ultras scomparsi”. I pontini tifano benissimo come nella prima frazione, mostrandosi sempre attivi nel tifo con i cori, i battimani e i bandieroni sempre in movimento. I foggiani sono altrettanto instancabili nel sostegno: accendono ancora torce e intonano molti cori lunghi, come il sempre bello “Ora tutta quanta la curva canterà per te”. Ogni tanto rifiatano realizzando manate ritmate dal tamburo. Dal settore ospiti partono anche dei cori contro Frosinone, che vengono applauditi dal pubblico di casa. Tra i latinensi e i foggiani qualcuno tifa a petto nudo e dalla Nord sento provenire i cori tradizionali, come “Non tifo per gli squadroni” o “Con la sciarpetta al collo”.
Il Foggia impensierisce Guadagno al 59’, poi sarà un monologo pontino: dapprima Mastroianni tira su invito di Ercolano, ma non centra lo specchio; poi Fabrizi, al 25’, infila il pallone sotto la traversa, portando i locali sul 2-0. Nonostante l’andamento sfavorevole della gara i foggiani sono encomiabili per la continuità e per la potenza del loro sostegno.
Poco prima del 90’ l’arbitro assegna quattro minuti di recupero. Al 92’ Perina atterra Mazzocco: sul dischetto si presenta Fella, che chiude definitivamente la partita regalando la terza rete di giornata al Latina. Negli ultimi minuti i ragazzi del Leone Alato realizzano una bella sciarpata accompagnata dagli stendardi a due-aste, mentre i foggiani ribadiscono che loro onoreranno sempre la città, al di là del risultato.
Terminato l’extra-time l’arbitro mette fine alle ostilità: il Latina si reca sotto la Nord con tre punti in tasca, che portano la squadra di mister Fontana all’ottavo posto, in piena zona play-off. Anche i satanelli, che in classifica rimangono fermi a quota 45, vanno a salutare i propri tifosi, che cantano “Fino alla fine, forza ragazzi”. Piano piano le gradinate si svuotano e anche per me arriva il momento di lasciare il “Francioni”. Passo per Piazza del Popolo, dove vedo tante comitive pronte a trascorrere il sabato sera all’insegna della compagnia, della spensieratezza e del divertimento; io, invece, non vedo l’ora di riprendere l’auto e tornare a casa, per vedere le foto del mio splendido pomeriggio allo stadio!
Testo di Andrea Calabrese
Foto di Andrea Calabrese e Imma Borrelli
Galleria Calabrese: