Arrivati alla quinta giornata di campionato, dopo tre anni di umiliazioni in qualsiasi campo di terra in cui la nostra maglia ha giocato
rieccoci costretti a fare i conti con la realtà.
Rieccoci di fronte ad un altro anno “fotocopia” fatto di promesse, delusioni e false illusioni costruite puramente per amore di questa maglia che portiamo nel cuore.
Ma ora è arrivato il momento di essere realisti, di mettere il cuore in un angolo e iniziare a far quadrato affinché Latina calcistica torni dove gli competa o meglio che il Latina calcio torni ad essere quanto meno competitivo.
Inutile ricordare le figuracce annoverate negli ultimi tempi, le giornate di gloria regalate a compagini sconosciute che ci hanno preso a pallonate, anche quest’anno abbiamo iniziato così come abbiamo concluso lo scorso… in maniera indecente. Dopo tre anni di fallimenti si sente ancora parlare di “errori arbitrali, sorte avversa, pali, traverse, errori di concentrazione…” come se fossimo al bar.
Ora basta. Diciamo basta dopo aver mandato giù bocconi amari senza mai lamentarci, senza mai chiedere la luna ad una società quasi sempre assente che avendo sempre ammesso i propri limiti ha continuato a far di testa propria infischiandosene della piazza.
A questa società, a questo presidente ribadiamo che il Latina non è il giocattolino di pochi intimi ma è la squadra di un’intera comunità che da generazioni segue la propria maglia. A questa società ricordiamo che se oggi arrivare ad un migliaio di spettatori a partita è un’utopia è anche colpa loro, che le prese per il culo non le abbiamo mai dimenticate (ripescaggi, campionati di vertice tanto per citarne alcuni) e che ora ci siamo veramente rotti il cazzo.
A partire dalla prossima domenica fino a quando lo riterremo opportuno diserteremo in maniera unanime (curva e gradinata) ogni partita del Latina calcio.
Serve una svolta, nel corso delle ultime 3 stagioni abbiamo provato in tutte le maniere dall’interno a sistemare la situazione ma vostre orecchie da mercante l’hanno fatta da padrone. Ora alle vostre orecchie non dovranno più arrivare le nostre urla ma solo un silenzio assordante che vi riporterà con i piedi per terra e vi farà forse capire che voi senza la piazza siete nulla. O rappresentate il Latina come merita di essere rappresentato oppure iniziate a lasciare la nostra città, dal presidente Terracciano all’ultimo dei raccattapalle.
Latina siamo noi,ora non si scherza più.