Dopo un’intera settimana di lavoro, nulla meglio della sacra domenica allo stadio per interrompere la routine quotidiana. Esercizio che diviene ritemprante se si ha l’occasione di seguire qualche tifoseria nuova, scelta che in questo caso porta al “Francioni” di Latina, stadio da cui mancavo da tre anni, per la sfida fra i nerazzurri locali e il Pescara.
Fuori dall’impianto si notano anzitempo gli ultras a monitorare il proprio territorio, dopo il precedente del 2015 ma stavolta, a parte gli svariati e immancabili sfottò fra le parti (vergati anche su uno striscione da parte laziale), la catena di controllo da parte delle forze dell’ordine tiene e non succede nulla di rilevante. Dentro il rettangolo verde invece, affermazione della squadra abruzzese che porta i tre punti a casa con un 1-2 prezioso che la lancia in testa alla classifica, in coabitazione con Catanzaro e Crotone.
Ma tornando a ieri,
Una volta fuori lo stadio noto già i primi ultras a difesa del territorio, dopo l’episodio del 2015 dove la celere fece passare i pescaresi sotto il loro settore, stavolta i pontini si fan trovare pronti, ma alla fine non succede nulla di che tranne che svariati sfottò
La partita più bella però è quella che si gioca sugli spalti dove domina il tifo di due tifoserie in salute, con quella di casa che si lancia anche in una buona coreografia, in cui bandiere monocolori azzurre e nere accompagnano lo striscione “Innalzando i nostri colori”. Una bella domenica di passione, anche grazie al non indifferente apporto dei pescaresi, la cui unica pecca è quella di posizionarsi più in lunghezza, perdendo un po’ in compattezza, senza che comunque questo togliesse poi molto ai loro cori che si sono protratti per tutti i novanta minuti.
Davide Gallo