Nel corso del consueto programma “La Voce della Nord”, in onda sull’emittente radiofonica RadioSei, venerdì pomeriggio è intervenuto anche lo storico leader della tifoseria laziale, Fabrizio Piscitelli, dai più conosciuto come “Diabolik”, in merito alla questione del rientro o meno allo Stadio Olimpico nella prossima stagione da parte degli Ultras biancocelesti. Nel corso della sua disamina, Diabolik ha evidenziato come lo stare lontano dalla Curva Nord, nella scorsa stagione, abbia portato una “disgegrazione totale” e potrebbe, inevitabilmente,  far disinnamorare le giovani generazioni. Lo storico ultras laziale ha inoltre affrontato l’annoso argomento barriere, sottolineando i numerosi tentativi di sensibilizzazione delle istituzioni preposte da parte delle tifoserie capitoline. Fermo restando questa importante problematica unitamente alla contestazione nei confronti di Lotito, però, Diablo ha comunque voluto fortemente sottolineare la “voglia di tornare allo stadio” e la necessità di “tornare ad essere quello che eravamo” per “quelle generazioni che si rischia di perdere“.

Di seguito le dichiarazioni di Diabolik appena trasmesse via radio e successivamente pubblicate sulla pagina facebook di RadioSei:

“Come la società Lazio deve ristrutturarsi anche la Curva che non può permettere che i tifosi della Lazio si perdano. Questo non lo possiamo permettere, c’è voglia di tornare allo stadio, occupare il nostro settore ed andare in trasferta tutti insieme. Qui si rischia l’estinzione, dobbiamo ricrescere come tifoseria e tornare a seminare lazialità. Non possiamo permettere che si perdano generazioni di tifosi, non andare allo stadio per un anno ha portato una disgregazione totale. Capisco chi pensa che non andando allo stadio si fa un dispetto a Lotito, questi sono argomenti di discussione anche tra di noi del gruppo. Abbiamo cercato di sensibilizzare le istituzioni rispetto al problema delle barriere, ma ora abbiamo l’obbligo di tornare ad essere quello che eravamo. Dobbiamo farlo per i più giovani, per quelle generazioni che si rischia di perdere”.

Daniele Caroleo.