L’ultima giornata di Serie A regala un vero e proprio spareggio per la Champions League, quello tra Lazio e Inter. Due tifoserie tra l’altro legate da uno storico gemellaggio nato negli anni ’80.

Già nel primo pomeriggio la zona di Ponte Milvio è piena di laziali che, nonostante un improvviso acquazzone, si caricano tra birre o cori; sono molti anche i tifosi dell’Inter che vedo avviarsi verso lo stadio. Entro nell’impianto capitolino circa un’ora prima dell’inizio e il colpo d’occhio è già molto buono, in virtù del “sold out” raggiunto da giorni. Anche il settore ospiti è quasi pieno, ma manca ancora lo striscione della Curva Nord interista, che mi dicono stia arrivando allo stadio in corteo con gli Irriducibili.

Una ventina di minuti prima del fischio d’inizio, l’Olimpico non presenta alcun seggiolino vuoto. Che la carica sia tanta lo si evince dai cori che partono da ogni settore dello stadio. Vengono appesi lo striscione “Irriducibili” da una parte e “CN 69” dall’altra. I tifosi laziali si fanno sentire cantando i propri inni e, al momento dell’ingresso in campo, esibiscono una maestosa coreografia in Tribuna Tevere; dove compare l’aquila stilizzata formata da cartoncini celesti, bianchi e blu. In Curva Nord, invece si sventolano decine di bandieroni. Anche gli interisti si fanno sentire con i loro cori.

Comincia la partita e l’atmosfera è infernale, gran parte dello stadio segue i cori della Nord. Al decimo la Lazio trova il gol del vantaggio, grazie ad una fortunosa autorete di Perisic e l’Olimpico esplode in un grido di gioia. Continua la grande prestazione del tifo laziale con cori ben eseguiti dalla curva e non solo e con lo sventolio delle classiche bandiere. Anche nel settore ospiti il tifo non cala, con bei battimani, cori e un paio di bandieroni.

Al 30′ l’Inter pareggia e si alza un boato clamoroso. Infatti i tifosi interisti non hanno occupato soltanto il settore ospiti, ma sono presenti in gran numero in molti altri settori, in totale saranno tra i dieci e i quindicimila, davvero difficile quantificarli. Dopo dieci minuti la Lazio ritrova subito il gol del vantaggio, seguito da cori classici cantati da tutto lo stadio. Da segnalare nel corso del primo tempo striscioni di vicinanza tra le due tifoserie: “Laziali e interisti ovunque da sempre sulla stessa strada” firmato dagli Irriducibili e “la nostra amicizia va oltre ogni risultato” firmato CN 69.

Nel secondo tempo la partita non dà grandi emozioni ed anche il tifo non è costante come nella prima frazione ma regala comunque buone prestazioni canore da una parte e dall’altra, come quando la Nord chiama tutto lo stadio che la segue saltando sulle note di “Forza Lazio carica!”.

Negli ultimi minuti la tensione è alle stelle e si pensa più alla partita che al tifo. L’inter riesce a segnare il pareggio e addirittura il gol del vantaggio. Esplosione clamorosa del settore ospiti e delle migliaia di interisti sparsi in tutto lo stadio che quasi non credono di essere riusciti nell’impresa. Si leva altissimo ancora una volta “olè olè olè olè olè Inter Inter”. La partita si conclude con gli interisti che impazziscono nella festa con i propri giocatori sotto il settore; mentre i tifosi ed i giocatori della Lazio rimangono immobili, increduli per quanto successo nei minuti finali e molto amareggiati per una stagione che li aveva visti quasi sempre tra le prime quattro. Lo stadio infine applaude i ragazzi di mister Inzaghi, che si avviano negli spogliatoi con le mani nei capelli.

Dunque, Inter qualificata ai gironi di Champions League, Lazio a quelli di Europa League. Una serata che i tifosi di entrambe le squadre scorderanno difficilmente.

Mirco Civoli