Solite inchieste sul nulla, perle di qualunquismo che solo il giornalismo italiano sa regalare. Che alla base di certi “rapporti internazionali fra ultras” ci sia anche (e spesso soprattutto) l’amicizia, la cosa pare non sfiorar loro nemmeno l’anticamera del cervello. Ci sono storie di amicizie pluridecennali tra ultras di nazioni diverse, partecipazioni ai momenti più importanti dell’una o dell’altra squadra, c’è chi persino s’è sposato nell’ambito di questi gemellaggi. Loro a cosa pensano? Solo al complottismo e alla violenza.  

“Esiste una rete di contatti diffusa a livello europeo e che ha riflessi sull’ordine pubblico. Non a caso negli ultimi due anni abbiamo registrato un incremento degli scontri nelle partite di coppa”. A parlare del fenomeno “internazionale ultras” è Francesco Iannielli della polizia di prevenzione che, a proposito della presenza di gruppi di supporter alle manifestazioni di protestsa in ambito civile, aggiunge: “La vicinanza dell’estremismo politico al calcio ha radicato le tifoserie e le ha proiettate fuori dagli stadi con sempre maggiore frequenza”.
di FABIO TONACCI, riprese SONNY ANZELLOTTI, montaggio MARIAGRAZIA MORRONE

[Fonte: La Repubblica]