Piacevole domenica a Lecce dove, pur essendo ormai nel primo fine settimana di Dicembre, continua a protrarsi un insolito sole primaverile a far da cornice all’incontro del Via del Mare, valevole per la 14°giornata di serie A tra i giallorossi di casa ed il Bologna.
Ennesima partita disputata alle ore 12.30, frutto ormai dei soliti interessi televisivi che ruotano attorno al calcio e che mettono sempre più alla prova la pazienza dei tifosi. Ma la passione si sa, travalica spesso impedimenti e ostacoli, lo si vede soprattutto dagli spalti che risultano gremiti come sempre.
Da Bologna arriva una nutrita rappresentanza che si posiziona nel settore a loro riservato, suddividendosi tra la parte inferiore e quella superiore. Nulla da eccepire dunque dal punto di vista quantitativo, mentre quello qualitativo non rende come dovrebbe a causa di questa frammentazione sugli spalti. Nonostante ciò, offrono comunque un’ottima prova canora con pochissime pause riuscendo a tratti a farsi sentire in un Via del Mare come sempre bello pieno. Puntano molto su cori secchi e a ripetere ma, ogni tanto, si lasciano andare anche a dei cori un po’ più prolungati. Una prova decisamente positiva che conferma lo spessore di una tifoseria storica tra le più radicate del mondo ultras italiano.
Bella piena come sempre la Curva Nord giallorossa che sin dalle prime battute sostiene e invita ripetutamente gli undici in campo a combattere per loro. Per quanto riguarda il tifo vero e proprio, il sostegno dei salentini è caratterizzato dal solito repertorio di splendide manate, cori secchi e un po’ più prolungati che coinvolgono tutto lo stadio in ritmi storici e tradizionali. Ottima nota di colore con vari fumogeni saltuariamente accesi durante tutto l’arco della gara, con i bandieroni e gli stendardi tenuti sempre in bella mostra.
È questa una domenica particolare per tutti i tifosi leccesi poiché ricade a ridosso di quel tragico 2 dicembre 1983, quando in un incidente stradale, Michele Lorusso e Ciro Pezzella, due bandiere del calcio leccese persero la vita in un terribile incidente stradale. La scomparsa dei due calciatori giallorossi segnò uno spartiacque tra il Lecce del passato e quello delle grandi imprese degli anni successivi, ma nonostante il tempo passato, i successi e le sconfitte sul rettangolo di gioco, la morte dei due giocatori giallorossi resta sempre un momento da ricordare e così è stato anche oggi, a distanza di quarant’anni, con uno striscione a loro dedicato ed esposto non a caso proprio al minuto 40 del primo tempo.
Catello Onina