Turno infrasettimanale di martedì alle 18:30. Nonostante il giorno, nonostante la classifica, la distanza da Caserta partono 40 ultras, stessi motivi che hanno favorito una migliore selezione dei presenti: di fatto sono solo ultras quelli al seguito dei Falchetti, compattati in maniera perfettamente quadrata all’interno del loro settore, senza gente che vi si disperda ai lati disinteressandosi del sostegno per seguire solo la partita.

Come anche a Fondi, l’FB da trasferta è presente a far stabilmente mostra di sé, vista la fine di diversi daspo che ha sancito anche la fine dell’auto-sospensione che il gruppo si era imposto. Onnipresente al suo fianco anche il drappo dei The Black Sheep.

Il loro arrivo avviene con buon margine sul calcio d’inizio ma ad aspettarli trovano un’atmosfera strana, quasi spettrale, in forte contrasto rispetto al clima di festa che solitamente si respira in uno stadio. La Curva Nord è spoglia di vessilli e vuota, che nemmeno l’approssimarsi della gara contribuisce a riempire. Quasi in contemporanea infatti, gli Ultrà Lecce in blocco hanno partecipato ai funerali di Vincenzo, 31enne, membro tra i più attivi del gruppo che due giorni prima aveva purtroppo deciso di togliersi la vita.

Di fronte a cotanta tristezza, anche i casertani vengono pervasi e colpiti da tale lutto, perciò decidono di lanciare come primo coro un secco e scandito “Vincenzo Rizzo, Vincenzo Rizzo” che si sente molto bene, e che raccoglie gli applausi di tutto il Via del Mare.

Dopo di che i campani vanno avanti con cori per la squadra, mentre intorno alla mezz’ora gli Ultrà Lecce fanno ritorno dal funerale del loro fratello di Curva ed espongono un lungo striscione per ricordarlo innalzando – da lì in poi – solo cori in sua memoria. Fra primo e secondo tempo anche la squadra giallorossa depone un mazzo di fiori sotto la Nord.

Esclusa la contingenza degli eventi, a pieni ranghi è sempre bello vedere lo stadio di Lecce, uno di quelli senza dubbio al di sopra della media di categoria e che, solo in base a questa forza d’affetto del proprio pubblico (7.851 il dato ufficiale dei presenti oggi… in infrasettimanale, ricordiamolo!) meriterebbe quel salto di categoria che, sul terreno di gioco, finisce sempre per farsi sfuggire, per un motivo o per un altro. Bello il boato al gol del vantaggio giallorosso, che però viene riequilibrato all’82esimo da un eurogoal della Casertana che provoca ovviamente l’esultanza smodata di squadra e tifosi sotto il settore ospiti. Gioia effimera visto che all’87esimo il Lecce si riporta in vantaggio e il risultato non cambierà più da lì fino alla fine.

Indifferenza assoluta fra le due parti, come è ormai consuetudine quando si incontrano queste tifoserie, negli ultimi anni e fermo restando l’apprezzamento per il bel gesto, o per meglio dire dei bei cori di condoglianze per la scomparsa di Vincenzo. Ma d’altronde, al netto di certe eccezioni che non invalidano la regola, il mondo ultras riporta spesso testimonianze di altissimi valori umani e solidaristici. Niente di nuovo, per chi non vive nel pregiudizio e vede gli ultras solo in base ad un prototipo mediatico-politico.

Testo di Matteo Falcone.
Foto di Giuseppe Scialla.