La giornata di sole tipicamente primaverile sembra già ammiccare all’estate. Il Salento e tutta la Puglia costiera incominciano a riempirsi di gente e turisti e anche i treni reggono a malapena la prima ondata di gente. In controtendenza, mi dirigo verso Lecce-Como, partita curvaiola dal fascino antico. Valore aggiunto lo fornisce il campo, laddove i giallorossi sono costretti a vincere per non complicare ulteriormente una stagione fin qui più tribolata del previsto. Como e i suoi ultras invece, arrivano con una salvezza già conquistata e con la leggerezza di non dover fare risultato a tutti i costi, in quel catino rovente che ancora una volta si rivela il “Via del Mare”.

Non male la presenza dalla Lombardia. Sono davvero tanti i sostenitori lariani arrivati in Puglia. Molti sicuramente avranno approfittato del weekend pasquale per ottimizzare dovere e piacere in questo fine settimana. Il sole batte forte, ma la loro prova è comunque positiva e vitale. A parte lo zoccolo duro centrale, il resto dei presenti sono molto meno compatti ma si rendono comunque partecipi nei cori più coinvolgenti. Nel complesso comunque si fanno sentire, risultando sempre costanti nell’incitamento. In più il Como in campo vince e convince, così gli ultras alla fine possono festeggiare con i giocatori in una delle trasferte più lunghe della stagione.

Curva Nord di casa fa il suo esordio con una bella sciarpata, tifo nel primo tempo potente, forte, compatto, caratterizzato dal solito invito a tirare fuori gli attributi. La squadra non rende, i suoi ultras sì e alla grande. Striscione polemico nei confronti di Pantaleo Corvino, con diversi cori rivoltigli contro a ribadire la questione. Le manate sono splendide, come il loro tifo, che va fisiologicamente scemando parallelamente al (per loro) mortificante dominio comasco sul rettangolo verde. La grinta della Nord non viene recepita dagli undici in campo, che ora più che mai sono obbligati a fare punti in questo finale di stagione, e a lottare con il coltello in mezzo ai denti come fa la loro Curva. Dal primo al novantesimo senza mai mollare.