Per raggiungere il “Nazareth” di Isola Liri, da Cori, mi sposto dalla provincia di Latina a quella di Frosinone, attraversando viuzze e strade mediamente asfaltate che mi danno un’idea di cosa dovesse essere passare da queste parti una cinquantina di anni fa. È tuttavia un ottimo spunto antropologico, perché il paesaggio agreste, che sarebbe pure bello e incontaminato, mi offre spesso la sua visione più cupa: quella in cui l’uomo urbano l’ha trasformato in un ibrido che ha nettamente deturpato l’ambiente circostante. Sta di fatto che in poco più di un’ora sono a destinazione, riuscendo persino a parcheggiare esattamente davanti alle entrate dello stadio.

I biancorossi locali ospitano la Virtus Francavilla, formazione attualmente in vetta alla classifica del girone. Mi appresto a varcare la soglia dell’impianto con delle medie aspettative. Gli ultras pugliesi non hanno certo alle spalle una lunga tradizione, ma puntando sul primato mi illudo che affollino abbastanza numerosamente il settore ospiti. Tale speranza è subito smorzata dal mesto colpo d’occhio che mi si apre di fronte. Dietro agli striscioni del Commando Ultrà ci sono, infatti, una decina di ragazzi con un bandierone, e la cosa che mi sorprende ulteriormente è che non vi sia traccia nemmeno di pubblico normale al seguito della squadra.

Su fronte casalingo le cose non vanno certo meglio. Gli ultras isolani da ormai un paio di stagioni non seguono più con continuità il proprio club e la curva appare totalmente vuota e priva di vessilli. Scenario, complessivamente, alquanto deludente dal punto di vista ambientale. Non me ne voglia nessuno, ma onestamente con una squadra prima in classifica era lecito aspettarsi una presenza cospicua dalla cittadina pugliese. È vero che il calcio a Francavilla Fontana non gode di successi e tradizione, ma è pur vero che negli ultimi anni ha raccolto belle soddisfazioni arrivando a contendere la promozione in Lega Pro a mostri sacri del pallone come il Taranto.

La gara si conclude con la vittoria per 2-1 dei biancazzurri, che si laureano di conseguenza campioni d’inverno. Continua invece l’anonimo campionato dell’Isola Liri, società che per diversi anni ha militato in Serie C.

Simone Meloni.