A seguito della sconfitta del Frosinone nella semifinale playoff contro il Carpi, è apparso, nottetempo, all’esterno dello stadio “Stirpe”, uno striscione con la scritta “RITENTA”, firmato e rivendicato dalla Curva Nord 32 Latina. In merito a questo striscione il gruppo ultras Leone Alato Littoria ha inteso diramare un comunicato precisando la propria posizione.

***

Ci sono cose che per noi vengono prima di ogni cosa.
Cose a cui noi non possiamo rimanere indifferenti per coerenza ma soprattutto per rispetto dei valori che con convinzione portiamo avanti da anni.

E proprio per questa nostra mentalità che decidiamo di prendere una posizione precisa in merito ad uno striscione affisso nella notte a Frosinone,relativo alla sconfitta dei ciociari contro il Carpi.

Una premessa ci teniamo a farla a scanso di equivoci per le solite malelingue:i pensieri a volte possono venire in contrasto,ma le discussioni fanno parte della vita di curva e non ne precludono il cammino insieme.Detto ciò arriviamo al dunque.

In quanto retrocessi, falliti e soprattutto senza squadra pensiamo che noi siamo gli ultimi con diritto di parola sul l’ambito calcistico.
Sarcrosanta goliardia e sfottó…elementi vitali nella sana rivalità,noi tutti abbiamo provato piacere a vedere sconfitti chi da sempre ci insulta e sbeffeggia,ma gli slogan da bar lasciamoli a gli altri.

Prima ancora di essere tifosi del Latina noi ci sentiamo ultras,in quanto tali non ci toccano minimamente i risultati delle altre compagini,non a caso da un po’ di tempo a questa parte i consueti cori casalinghi per gli odiati cugini,sono stati accantonati.

La sconfitta del rivale storico fa piacere sicuramente a ambedue le parti, questo è naturale,ma nella nostra mentalità preferiamo deriderli per tante altre tematiche come coreografie inguardabili,pochezza a livello ultras,striscioni persi e quant’altro…
Per tutti questi motivi non condividiamo lo striscione,anzi ci sentiamo totalmente estranei a idee del genere.

Anche se stiamo parlando di gente che mille volte ha confermato la sua pochezza facendo “trenini post fallimento” anni fa,facendo volare un deltaplano sul nostro stadio come gesto eroico,augurando morte a un giocatore di Latina ecc il nostro modo di pensare e agire non cambia.
Per rispetto dell’ideale ma anche per quei pochi che dall’altra parte,anche se con diversi colori,vivono la settimana nella nostra stessa maniera e che soprattutto non hanno infierito sul nostro recente fallimento.

Ultras prima di tutto,ultras nella mente!

Leone Alato Littoria