In questa serata climaticamente piacevole, decido di presenziare al San Nicola per compiere per il classico dovere di cronaca.
Come prevedibile l’impatto numerico è davvero molto imponente, ma altrettanto prevedibilmente dal punto di vista ultras c’è davvero poco da raccontare.
Era l’8 novembre del 2007, l’ultima apparizione dei sostenitori organizzati al seguito dell’Italia nelle partite lungo lo Stivale. Dopo di che decisero di seguire la Nazionale solo al di fuori del nostro territorio e nemmeno questa sera hanno disatteso la propria linea.
Anche per quanto riguarda gli ospiti, chi pensava di ricevere la visita della famosa macchia arancione vista negli stadi del mondo intero, rimarrà deluso: la presenza di tifosi arancioni si limiterà ad una manciata di persone, probabilmente in villeggiatura nei dintorni pugliesi.
In curva nord, settore storico del tifo di casa, il terreno è segnato dai tricolori “Bari” e “Banda Bassotti Bari” a dare un chiaro segnale di vigile presenza sul proprio territorio. Sventola fiera una bandiera con il simbolo della città di Bari, ma anche qui, chi si aspettava scenografie imponenti nella nord rimarrà deluso.
Nello stadio si nota anche la rappresentanza di tifoserie della zona del barese, così come non mancano alcune da fuori confine. Tante quelle in “borghese”, tranne quella in curva sud dei monopolitani con pezza tricolore al seguito.
Qualche coro sporadico, i soliti tormentoni da semplici tifosi che si entusiasmano per il nulla, oltre ad una simpatica Ola ripetuta più volte, cosa che nella sua mediocrità fa comunque tornare la mente indietro negli anni spensierati, quando il tifo lo si viveva in maniera genuina e soprattutto al netto della tanta repressione attuale.
Da segnalare l’ovazione per il nuovo ct Antonio Conte e la curiosa posizione degli steward, collocati come dei burattini, immobili su uno sgabello. Il maledetto calcio moderno.
Massimo D’Innocenzi.