Modena ed Ancona si ritrovano al Braglia dopo la bellezza di quasi 7 anni; era dalla stagione 2009-2010 che le due compagini non si affrontavano nell’impianto emiliano.

Nemmeno la domenica calcistica fa breccia negli eventuali tifosi modenesi e a presenziare allo stadio, anche quest’oggi, è il solito zoccolo duro di 2.000 persone.

Importante informazione in merito riguardante la Curva Montagnani: il famoso striscione “Via da Modena” non viene più esposto a causa di “richieste dall’alto”, pena eventuali denunce e Daspo.
In un periodo dove ogni tifoso modenese andrebbe elogiato per la sua presenza alle partite casalinghe, viene applicato il pugno di ferro senza motivi apparenti.

Non a caso, la coreografia odierna (sempre se può essere chiamata in questo modo) è composta da svariati cartoncini bianchi con su scritto “Caliendo vattene”, aggiunta nel retro dalla scritta “Via da Modena”, esposta a mo’ di sciarpata dalla parte centrale del settore popolare modenese.
Altro punto di considerazione è l’esposizione di due striscioni di sostegno agli amici veneziani per i fatti di Venezia-Parma: nel primo tempo si vede il primo dei due messaggi: “Per le strade scappate, in questura parlate…parmense infame”; nella ripresa si nota lo striscione di sostegno agli amici lagunari: “Noi stiamo con l’Unione”, seguito da un coro di omaggio agli amici veneziani e anche un coro offensivo indirizzato ai parmigiani.

In vetrata fanno sfoggio due striscioni: uno di benvenuta ad una bambina appena nata; di un altro (essendo girato verso la curva) non riesco a decifrare il messaggio.

Per finire il discorso visivo, sul finale di partita viene abbozzata una sciarpata nella balconata centrale.

A livello corale l’andamento risulta più acceso con l’andamento positivo del match: vari cori per la squadra si aggiungono ai classici cori di contestazione alla proprietà, per i diffidati e contro la tifoseria ospite.

Solito manipolo di 30 ragazzi in gradinata; chiaramente per il sottoscritto è difficile udirli, ma in qualche occasione si fanno sentire con cori per la squadra e contro la dirigenza locale. Per loro si segnala la classica bandierina gialloblù con lo stemma del comune di Modena: in attesa di tempi migliori non si può chiedere di più.

Sono circa 150 i tifosi anconetani giunti in Emilia questa domenica, tutti raggruppati nella balconata centrale del settore ospiti, posizionando non solo il drappo “Curva Nord” in vetrata, ma anche uno striscione (sempre a firma di questo gruppo) con su scritto “Ogni partita una battaglia, onorate la nostra maglia”.

Ho apprezzato la prestazione degli ultras dorici, soprattutto nel primo tempo quando il loro sostegno verso i loro giocatori era più alto, complice il momentaneo vantaggio della loro squadra.
Piacevoli anche i battimani a tempo di tamburo (seppur quest’ultimo non presente), segno distintivo dello stile tradizionalista della tifoseria marchigiana.

Anche per loro si citano cori per gli amici diffidati e svariati cori d’insulto indirizzati ai padroni di casa.

Oltre ai vari battimani citati, sul piano visivo cito i due bandieroni di ottima fattura che sono tenuti in piedi per tutta la partita, oltre a svariate bandiere (tra tutte il “Fino all’ultimo diffidato”) e bandierine biancorosse. A fine gara tengono a debita distanza i loro undici col classico “tirate fuori i coglioni” , visto il risultato finale visto in campo.

Sempre per gli ultras dorici, cito la presenza del gruppo genoano Via Armenia 5R, che verrà omaggiato dai gemellati e bersagliato d’insulti dai tifosi locali.

Ho già segnalato i numerosi cori contro tra le due curve. All’esterno dello stadio nulla da segnalare.

Era doveroso concludere la tifocronaca con un omaggio personale a Riccardo Cucchi, personaggio che ci ha tenuto compagnia per tante domeniche dal 1982 ad oggi, nel giorno della sua ultima radiocronaca per “Tutto il calcio minuto per minuto”, simbolo di tante generazioni: col suo addio alle radiocronache, un altro baluardo del calcio “vecchio stampo” va a mancare nella mente di noi tifosi, innamorati del calcio di una volta, quel calcio di una volta citato proprio dal signor Cucchi nel suo ultimo intervento.

Mi permetto di concludere rubandogli la citazione “…qui dal Braglia è tutto, a te Corsini!”.

Francesco Passarelli.