Partita piuttosto attesa in casa Libertas, la squadra ha inanellato alcune sconfitte non tutte o non del tutto meritate, una manciata di punti hanno decretato sconfitte che oltre a minare la classifica non fanno certo bene al morale. Perciò i tifosi si stringono intorno alla squadra, le presenze al palazzetto sono sempre su livelli decisamente buoni e lo si percepisce anche all’esterno dello stadio, durante il prepartita, quando si formano le classiche file agli ingressi e quando i capannelli di persone si raccolgono in zona bar o nelle immediate vicinanze delle tribune, a chiacchierare del più e del meno con inevitabile soggetto la Libertas. Il palazzetto va riempiendosi senza troppa foga, sono molte le persone che prendono posto poche decine di minuti prima del via, ma all’inizio delle ostilità non si può certo dire che il colpo d’occhio non sia buono, la parte da leone viene fatta dalla Curva Nord dove “Sbandati” e “Nuove Leve” sono i motori del tifo di marca amaranto.

In ampio anticipo avviene invece l’ingresso del manipolo di tifosi ospiti. Da Verona giungono una decina di persone, appendono uno striscione alla vetrata però i presenti sono lontani dal potersi appropriare del termine ultras. Intonano persino qualche coro, su questo non si può discutere, ma mancano quei fattori fondamentali per fare il salto di qualità. Nulla di così grave o imprevisto, già una semplice presenza è cosa alquanto gradita ed il voler sostenere in qualche modo la propria squadra è altro aspetto che fa meritare ai presenti gli apprezzamenti di rito.

Dall’altra parte, la Curva Nord non si risparmia nell’incitamento alla squadra. Fin dai primi istanti l’ambiente è decisamente caldo, la partita è in equilibrio e trascina il pubblico presente che si fa sentire in maniera decisa e convincente alla fine dell’intervallo lungo, quando la squadra viene accompagnata negli spogliatoi con i decibel parecchio alti.

Nonostante tutto il supporto la Libertas esce nuovamente sconfitta, a far festa sono i pochi tifosi ospiti presenti mentre i padroni di casa devono masticare ancora amaro. Qualche coro offensivo verso Verona viene alzato dalla “Nuove Leve” che evidentemente hanno un background calcistico, ma sono iniziative isolate che non trovano il favore del resto della curva, che procede sulla via del sostegno alla squadra. Del resto, almeno in questo caso, la differenza tra tifoso ed ultras è piuttosto ampia ed è giusta non giocare con chi non vuole giocare.

Valerio Poli