Insolito posticipo di Serie B tra Modena e Livorno, dovuto alla sfida di Coppa Italia disputata il giovedì precedente dagli emiliani a Cagliari. Il lunedì festivo favorisce comunque l’affluenza di tifosi allo Stadio Braglia. Di sicuro oggi il dato complessivo di paganti e abbonati supera in gran numero le solite 5000 unità di media per l’impianto modenese, ma al momento in cui vi scrivo non sono in possesso delle cifre ufficiali comunicate dalla società di casa.
Un bel sole autunnale accoglie l’ingresso del sottoscritto all’interno dello stadio a circa 20 minuti all’inizio della gara, nel consueto tour della gradinata, mi perdo l’ingresso in corteo dei livornesi. Curva di casa oggi abbastanza affollata, a inizio gara il gruppo Vecchie Brigate omaggia con uno striscione Jimmy, il tifoso del Deportivo morto la scorsa settimana in quel di Madrid, oltre a un altro striscione appeso in vetrata che inneggia alla libertà degli ultras bergamaschi: “BERGAMO LIBERA!” . Centro della curva anche oggi colorato da circa 3-4 bandieroni, con l’aggiunta di una macchia gialla dovuta alle nuove felpe delle Vecchie Brigate. Se per il lato coreografico al gruppo al centro della Curva Montagnani non gli si può dire nulla,sul lato canoro invece bisogna sempre rimarcare il poco sostegno degli stessi, soprattutto nel primo tempo. Molto meglio la ripresa con la loro squadra che attacca sotto il loro settore.
Anche oggi parecchio compatti ragazzi dell’ex gruppo Curva Sud, a inizio gara fanno un po’ fatica, evidentemente ancora provati dalla trasferta di Cagliari (per la cronaca effettuata da circa una 40ina di tifosi)e dal sostegno alla squadra per 120 minuti. Verso la metà del primo tempo si “rimboccano le maniche” ed iniziano la loro positiva prestazione con cori per la squadra, diffidati, amici scomparsi e ovviamente contro la tifoseria ospite, il tutto contornato dalle solite 4-5 bandierine tenute in piedi per tutto l’arco della gara. Anche oggi questi ragazzi hanno timbrato il cartellino. Cori sporadici per i gruppi della gradinata modenese (Tradizionalmente e Gruppo Gradinata), nulla più se non il consueto sventolio di bandieroni dei primi.
Su per giù le presenze odierne di tifosi livornesi in curva ospiti s’aggirano sulle 150-200 unità, di cui la metà ultras. Dopo parecchi anni si rivedono gli ultras labronici sui gradoni (ormai coperti dai seggiolini) del Braglia grazie alla recente sottoscrizione dell’away card di grossa fetta parte degli amaranto.Come detto a inizio articolo, fanno ingresso nel loro settore a mo di corteo, compattandosi nella consueta balaustra esponendo i drappi che di solito appaiono nel settore popolare dello stadio A.Picchi di Livorno. Da segnalare anche 2 bandiere dell’AEK Atene, tifoseria storicamente gemellata con quella livornese, anche se non so dire se gli ultras greci erano effettivamente presenti.
A inizio gara viene appeso in vetrata anche uno striscione per un ex componente del gruppo North Kaos venuto a mancare. Prestazione positiva per i tifosi ospiti che accolgono le squadre in campo con una bella sciarpata ampiamente riuscita. Durante il resto della gara colorano il loro settore con 2 bandieroni amaranto, belli anche i treni e i battimani che sono molto seguiti dal resto del settore, da elogiare l’esposizione di uno striscione di solidarietà alla famiglia Brilli che sta attraversando un brutto momento a causa della morte del loro giovane figlio Simone, scomparso a 17 anni in un incidente stradale. Nella ripresa tentano di nuovo la sciarpata proposta a inizio gara, ma sarà poco seguita dal settore. Alzeranno parecchio i decibel ai contropiedi della loro squadra non dimenticando loro i ragazzi diffidati.
Al termine del match è pareggio a reti bianche, con il pubblico di casa che fischia rumorosamente l’arbitro odierno, mentre la tifoseria ospite omaggia i loro 11 in campo, giunti sotto il settore per raccogliere gli applausi. Com’era prevedibile sono numerosi i cori offensivi tra le 2 curve, ma all’esterno dello stadio la situazione resta tranquilla.
Francesco Passarelli