Lyon vs. Atalanta, Europa League, 28.09.2017

In casa Atalanta non manca l’entusiasmo in questo avvio di stagione: cominciata in una trasferta per una amichevole in Austria, dove erano presenti 1.200 atalantini; a seguire una trasferta a Valencia, poi il ritorno in Europa in casa (3-0 contro l’Everton a Reggio Emilia con 14.000 spettatori) ed infine anche il ritorno in trasferta in Italia, in occasione delle partite a Verona, sponda Chievo, e Firenze.

 

Ora, in un bel giovedì di fine Settembre, è l’ora del ritorno in trasferta in Europa. È la città francese di Lione ad ospitare gli Orobici. Ospitare, però, è una parola troppo grossa, un eufemismo non adatto per descrivere la situazione. Diciamo: è Lione a sopportare gli Atalantini.

 

In uno Stadio da 60.000 spettatori vi sono solo poco più di 27000. La ragione per questo numero più che deludente sta nel fatto che il Lione ha adottato misure di sicurezza davvero esagerate dopo gli scontri della scorsa stagione con il Besiktas. I tagliandi infatti erano in vendita solo agli abbonati del Lione o a chi ha visto almeno una partita nello Stade des Lumières l’anno scorso. Queste persone hanno ricevuto un’email con un codice da inserire nel procedimento di acquisto biglietti. Qualche codice ha però fatto il giro e per questo vi erano anche degli Atalantini fuori dal settore a loro destinato.

 

A smorzare un po’ l’entusiasmo nerazzurro allora ci ha pensato l’Olympique Lyon e la prefettura della città d’oltralpe. La società ha concesso all’Atalanta la pochezza di 2.816 biglietti (più 300 in tribuna), l’assoluto minimo sindacale imposto dall’UEFA. E questo, mentre tutto il terzo anello dello Stadio era chiuso e a Bergamo migliaia (non esagero) di persone sono rimaste senza biglietto. La Questura e di conseguenza la Polizia hanno imposto un divieto d’accesso in città ai tifosi Atalantini – infatti se ne vedrà solo una ventina in giro prima della partita e tutto finisce qui. Anche i controlli per accedere allo Stadio sono stati severissimi, bisognava passare tre o quattro barriere per vedere finalmente lo Stadio da dentro.

Dopo 26 anni d’assenza in Europa, la voglia di partire tra i Bergamaschi però è tanta e non può essere fermata dall’isteria francese. Inutile dire che i 2.816 biglietti concessi agli Atalantini sono stati polverizzati in poco tempo; la Curva stessa fa partire più di 20 pullman pieni. Una volta entrati allo Stadio, gli Atalantini lanciano qualche coro che rimbomba in maniera impressionante vista la loro ubicazione direttamente sotto il tetto.

Gli Atalantini, con presenza degli amici di Frankfurt e di Amantea, daranno vita ad un tifo intenso con dei picchi notevoli e a volte sovrastano i molto più numerosi padroni di casa. Non è un monologo orobico, sia chiaro, ma dubito che nella tana del settore ospiti si siano sentito spesso i tifosi di casa. Gli Atalantini sono davvero carichi a mille, ci sono due volte degli sfottò e per il resto incitano i propri ragazzi per 90 minuti con tante torce, bandiere, sciarpe, mani e sopratutto tanta voce. Un tifo buono, senza dubbio.

 

Anche i padroni di casa in Curva Sud si faranno sentire spesso. Quella dei Bad Gones è una Tribuna alta e grande che contiene tanta gente ed è ben riempita. All’ingresso delle squadre in campo sfoggiano le loro bandiere (tra cui anche tanti tricolori Francesi) e cominciano a cantare. Lo fanno bene, però gli manca un po’ di originalità, visto che ho già sentito tutti i loro cori anche in altri Stadi del mondo (soprattutto in Italia). Dietro l’altra porta, in basso rispetto al settore ospiti, vi è un altro spicchio occupato da degli ultras, anche loro si danno da fare, ma non hanno la stessa buona continuità dei Bad Gones in Curva Sud.

 

In campo è un predominio del Lione, sopratutto nel primo tempo. I Francesi, atleticamente ammirevoli e veloci, passano però in vantaggio solo a pochi minuti dall’intervallo con Traoré che insacca dopo una bella azione corale. Per il resto, il Lione spreca tante occasioni, troppe. Così, una decina di minuti dopo la ripresa del gioco, per l’Atalanta pareggia il Papu Gomez. Da 22 metri su punizione fa partire un siluro sul quale il portiere Francese non può nulla – e che causa un’esplosione di entusiasmo dentro il settore ospiti. Dopo il pareggio, la partita è equilibrata fino al 85’, quando il Lione si prepara all’assedio finale. Questo però non porta frutti e la partita finisce 1-1.

 

Dopo due partite di Europa League, l’Atalanta vanta quattro punti all’attivo e il primato nel suo girone. E chi se l’aspettava quando la Dea aveva pescato Everton, Lione (finora affrontate) e Apollon Limassol? La squadra di Gasperini, dopo lo straordinario anno scorso, continua sulla stessa strada e l’entusiasmo della sua gente non è da meno. Nelle prossime due partite europee, l’Atalanta affronta due volte l’Apollon di Cipro e ha già l’occasione di fare ulteriori passi in avanti.

Testo di Remo Zollinger.
Foto di Dider Marsilho.