Oggi in programma c’è Bologna-Napoli e già un’ora prima della partita il settore ospiti è quasi pieno (circa 2.500 persone) con i primi cori di reciproco odio che si levano fin da subito, visti anche i non buoni rapporti fra le due tifoserie, che nella notte dei tempi furono addirittura gemellate.

Man mano che si riempie il Dall’Ara, l’agognato “tutto esaurito” si ferma a circa 25.000 spettatori, con gli unici spazi vuoti visibili ai lati delle tribune.

I napoletani, che alla fine superano le 3.000 presenze esondando nel settore cuscinetto, andranno in parte ad occupare distinti e tribune grazie alle folte colonie di Lombardia, Veneto, Toscana ed ovviamente Emilia-Romagna. Difficile fare una stima includendo tutta la gente sparsa ovunque, ma sono veramente in tanti.

Una semplice ma bella coreografia prima dell’inizio della partita da parte dei napoletani, composta da dei nastri azzurri metallizzato che dalla parte più alta della curva scendono verso il basso, fino alla ringhiera del fossato.

Come striscioni presenti solamente quelli di club, mentre il tifo, anche con l’aiuto dei presenti nei distinti, è molto partecipe sia per la propria squadra che contro il Bologna, fino al 3-0 per i padroni di casa allorquando cominceranno a sparire non solo vocalmente, ma anche fisicamente, con molti dei presenti che abbandonano gli spalti. Il tifo riprende poi vigore a pochi minuti dal termine, quando due goal in rapida successione del Napoli riaccendono la speranza di acciuffare un pareggio clamoroso.

La curva Bulgarelli, prima dell’ingresso dei giocatori in campo, espone in balaustra centrale lo striscione “OGGI UNA CANZONE È PER TE, CIAO APE” mentre, laddove si posizionano i ragazzi del gruppo SGP 99, c’è spazio per il messaggio “UN ANNO E PASSATO TIENI DURO DIFFIDATO”, rivolto ad un componente del gruppo “daspato” dopo Catania-Bologna dell’anno scorso.

In rapida successione vengono accesi 7-8 fumogeni arancioni che coprono quasi tutta la curva, mentre viene eseguita un’ottima sciarpata e tantissime bandiere o bandieroni dei vari gruppi sventolano nell’aria.

Mentre il fumo si disperde, in diverse zone vengono ricordate le vittime del “Salvemini”, l’Istituto Tecnico Commerciale alle porte di Bologna sul quale, il 6 dicembre del 1990, precipitò un aerei militare causando 15 vittime e quasi 100 feriti, incidente per il quale attualmente nessuno ha ancora pagato. In zona Freak Boys si opta per “LO STATO SI SCORDA MA BOLOGNA RICORDA I RAGAZZI DEL SALVEMINI 6-12-1990 6-12-2015”, i CTB mostrano “SALVEMINI LO STATO DIMENTICA NOI NO” ed in zona BGV un secco ma sentito “06-12-1990 BOLOGNA NON DIMENTICA”.

I Forever invece si fanno portatori della protesta per l’orario della partita: “GIORNO GIUSTO! ORARIO SBAGLIATO, UN ENNESIMO ERRORE DI QUESTO CALCIO MALATO”.

Riguardo a qualche coro offensivo di cui stampa e giudice sportivo hanno fatto un caso, si è sentito qualche “Chi non salta…” o altri in cui si manda a quel paese o si tira in ballo la materia fecale, insomma nulla di così pesante come alcuni anni fa in zona centrale dove si inneggiò al Vesuvio, ma oggi forse, con meno comportamenti fuori dalle righe, c’è più bisogno di far cassa e di multare anche l’in-multabile pretendendo che lo stadio diventi come il coro delle educande.

La partita finisce 3-2 per il Bologna e mentre i giocatori si dirigono sotto la curva per festeggiare, si alza un “Siete al cinema, siete al cinema” per metà beffa degli avversari e per metà celebrazione di una vittoria bella ed importante. Chissà, magari nel prossimo futuro multeranno anche questi cori perché lesivi della dignità dei tifosi avversari più permalosi.

Fabio Bisio.