La tranquillità di Empoli viene violentata dall’arrivo dei supporters bianconeri, autori di una vera e propria invasione che va ad occupare tutti i settori dello stadio, Maratona esclusa. E di invasione dobbiamo parlare visto che, per l’occasione, il Carlo Castellani apre tutti i propri settori ed a ben vedere ciò comporta un tutto esaurito che raramente viene raggiunto a queste latitudini.
La discesa degli juventini è caotica quanto basta, visto che i bianconeri arrivano da un po’ tutte le direzioni e con qualunque mezzo disponibile ed alla fine sarà dura per chi gestisce l’ordine pubblico, avere una idea precisa di come “scortare” i tifosi verso lo stadio.
Ressa agli ingressi, ressa nei parcheggi intorno allo stadio, ressa nei bar che si trovano durante il tragitto a piedi, la Juventus non vive il suo momento di maggior splendore, ma i suoi tifosi non mancano di rispondere presente in una trasferta non certo impossibile visto il giorno, domenica, l’orario pomeridiano e l’aspetto geografico, considerato che Empoli si raggiunge abbastanza facilmente da tutta Italia. Ovviamente tanti complimenti vanno a quei tifosi, non pochi a vedere le due aste esposte, che arrivano dal profondo sud e che per seguire la Juventus devono necessariamente fare degli sforzi notevoli, non solo di natura economica. Poi ognuno può tranquillamente obiettare su quanto sia eticamente giusto tifare per una squadra che non è l’espressione della propria città, ma la Juventus in Italia è proprio un caso a parte, rappresentando la squadra più amata e più odiata dello Stivale.
Settore ospite che viene preso d’assalto dagli ultras bianconeri, i quattro spicchi sono completamente pieni e due di questi vengono occupati dalle sigle che gestiscono l’universo ultras bianconero: Nucleo, NAB, Viking occupano uno spicchio, Drughi e Tradizione si sistemano in quello adiacente, mentre i due laterali sono occupati principalmente da juventini provenienti dalla Toscana (Massa, Pisa, Maremma) e dalle altri parti dell’Italia.
La Maratona inferiore non vuole sfigurare, e per quanto riguarda il colpo d’occhio non delude: anche qui si segnala il tutto esaurito con i Desperados a tirare le redini del tifo e con il restante settore che incide molto di più che in altre occasioni.
Già nel prepartita c’è agitazione, quella che è palpabile nelle grandi occasioni, quando ci sono in ballo grossi numeri. Magari per gli juventini è quasi la prassi essere in massa in trasferta, ma per i padroni di casa non è proprio d’ordinaria amministrazione vedere il proprio stadio pieno fino all’ultimo posto disponibile.
Si arriva al momento dell’ingresso in campo delle due squadre, i bianconeri colorano i settori a loro disposizione con qualche bandiera e molte bandiere a due aste, mentre in Maratona si fa sfoggio di bandiere e bandieroni che vanno ad accompagnare l’esposizione di uno striscione di solidarietà agli amici di Fasano: “Vicini alla Curva Sud di Fasano. Ultras Liberi” firmato Desperados.
Gli ospiti cercano di coordinarsi meglio possibile, in ogni spicchio del settore ospite ci sono almeno un paio di lanciacori che si parlano e gesticolano tra di loro per decidere quale coro lanciare: il risultato non è neanche malaccio, ma è inevitabile che molti dei presenti si concentrino maggiormente sulla partita, tralasciando quasi del tutto il sostegno alla squadra. Del resto la differenza tra ultras e tifoso non è poi così tanto sottile e quando vai a evidenziare il dettaglio, trovi dei comportamenti che non coincidono.
Gli ultras danno una sveglia al settore, già dopo poco più di dieci minuti parte il coro “Chi non canta va a vedere il Toro…”, la scossa serve e per qualche tempo c’è una partecipazione maggiore. Anche il coro “Chi siamo noi? La Juve!” trova diversi adepti, mentre altri sono quasi esclusivamente a discapito degli ultras. Diversi pure i cori contro gli interisti e torinisti, non mancano all’appello neppure i viola ed immancabile anche il “Noi non siamo napoletani”, infine, per restare sul tema, diversi i cori di sfottò tra le due tifoserie, che poco si amano e non fanno niente per nasconderlo. Gli empolesi sbeffeggiano i rivali con “Vincerete il tricolor” oltre ai classici cori offensivi, gli juventini rispondono “Voi siete come Firenze” e “Sembra Napoli…che schifo!”.
È l’Empoli a passare in vantaggio in campo, così il tifo di marca azzurra prende vigore, ma in questo pomeriggio sono le tante bandiere il fiore all’occhiello degli ultras locali. Naturalmente anche i cori non sono da meno, e col risultato favorevole è più facile coinvolgere gran parte della Maratona nel sostegno alla squadra.
Bandiere, bandieroni e cori, gli ultras azzurri non mancano di mettersi in mostra per tutta la durata della partita ed anche se in qualche circostanza si verificano delle pause, in fin dei conti il loro tifo in questo pomeriggio posso dire che è stato all’altezza della situazione. Da segnalare due striscioni esposti durante la gara, il primo: “Fasanesi liberi” ricalca come messaggio quello dei Desperados di inizio partita, mentre il secondo è a sostegno dei diffidati: “Un anno è passato…tieni duro diffidato”.
Se la gara è frizzante ed avvincente sul terreno di gioco, anche sugli spalti c’è la giusta animosità, seppur le due tifoserie differiscano e non poco per il comportamento: gli empolesi si basano sullo zoccolo duro dei Desperados, che cercano di coinvolgere l’intero settore, gli juventini possono contare su un potenziale enorme, ma alla fine chi canta ininterrottamente sono solo gli ultras.
Al triplice fischio, ad uscire vincitrice dal duello è la Juventus. I tifosi bianconeri fanno festa e sbeffeggiano i rivali con gli ultimi cori: “…e tanto già lo so, che l’anno prossimo, giochi di sabato…”, gli empolesi rispondono per le rime, ma applaudono pure la squadra che ha dimostrato di tenere testa ad un avversario sicuramente più quotato.
Valerio Poli.