La tanto bistrattata Coppa Italia mette di fronte due squadre e due tifoserie che nei dilettanti dovrebbero essere solo di passaggio, Livorno ed Arezzo per storia e tradizione non dovrebbero nemmeno esserci in categorie che non rispecchiano affatto le ambizioni delle due piazze. Però bisogna comunque confrontarsi con la realtà e le due compagini, per altro entrambe amaranto, hanno il compito neanche scontato, di vincere il campionato e ben figurare in una competizione come la Coppa Italia, che inevitabilmente dà lustro e la possibilità di qualche incontro decisamente insolito. Ad andare avanti sarà una delle due, il Livorno ha il vantaggio di giocare tra le mura amiche ma l’Arezzo nel complesso sembra una squadra più rodata, avendo già conquistato stabilmente il primo posto in classifica nel campionato.
Interessante è anche la partita sugli spalti, per l’occasione le due curve restano chiuse, i padroni di casa si sistemano in tribuna coperta esponendo i consueti vessilli, mentre agli ospiti viene assegnata la gradinata.
Nel momento dell’ingresso in campo delle squadre, il settore destinato agli aretini è completamente vuoto mentre in tribuna gli ultras locali si compattano ed iniziano ad incitare la squadra. La partita sul terreno verde è subito scoppiettante e coinvolge il pubblico presente. Verso il ventesimo minuto fanno il loro ingresso gli ospiti. Subito gli animi si scaldano, con le due tifoserie che si scambiano le offese di rito, a confermare quanto poco feeling ci sia tra aretini e livornesi.
Sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in meno da entrambe le tifoserie ed invece i padroni di casa restano compatti per tutta la gara, incitando continuamente la squadra mentre gli ospiti, oltre ad una presenza numerica da non disdegnare assolutamente, offrono un bel sostegno canoro e quel tocco di colore che ormai da tempo li contraddistingue. La Curva Sud formato trasferta, ancora una volta timbra il cartellino e lo fa con numeri interessanti, andando ben oltre la semplice presenza ed offrendo un tifo ampiamente all’altezza, segno di una raggiunta maturità che ormai contraddistingue una tifoseria che oltre ad essere salita alla ribalta per uno stile sicuramente ricercato, ha anche la capacità di dare sostanza alle proprie presenze.
Sul filo di lana è l’Arezzo a conquistare la vittoria evitando la cruda lotteria dei calci di rigore. La partita termina con la squadra ospite che festeggia sotto il settore occupato dagli ultras ma anche i padroni di casa tributano alla squadra applausi e cori. Direi che per essere una partita di Coppa Italia, giocata di mercoledì pomeriggio, lo spettacolo sugli spalti è stato ampiamente superiore ad ogni più rosea aspettativa.
Valerio Poli