Martedì sera, non proprio il massimo per una partita di calcio, specialmente per quelle persone che vogliono seguire la propria squadra lontano dalle mura amiche. Difficile pensare ad un’invasione, difficile arrivare a portare in trasferta grossi numeri ma alla fine ciò che conta è timbrare il cartellino, essere presenti nonostante tutto ed anche in questa serata i frusinati arrivano in terra toscana e possono affermare di aver fatto la loro parte. 

La partita appare un testa-coda, il Frosinone lanciato verso il secondo posto, il Livorno stabilmente in ultima posizione. Gli stati d’animo delle due tifoserie sono agli antipodi ed infatti si notano gli ospiti ampiamente su di giri e desiderosi di offrire una buona prestazione mentre i padroni di casa sono in aperta contestazione verso la società. Ambiente un po’ scarico quello livornese, in Curva Nord viene volutamente lasciato vuoto lo spicchio centrale e ad inizio partita uno striscione prende di mira pure i giocatori, dopo un campionato giocato tra poche luci e molte ombre. Gli ultras locali si ritrovano in una zona semi centrale della curva ed i cori intonati riguardano principalmente la figura del presidente Spinelli e, soprattutto nella prima fase, vengono presi di mira pure i rivali della serata: botta e risposta piuttosto pungente ma del resto l’antipatia non si mostra certo in questa serata, visto che anche in passato non sono mancati cori ostili da una parte e dall’altra.

Ciociari che non deludono, coi numeri in questione difficile fare meglio, il sostegno alla squadra c’è ed è pure costante, qualche bandiera ad offrire un tocco di colore e cori che, come detto, spesso prendono di mira il pubblico locale. 

In campo il Livorno non delude e mette in difficoltà un Frosinone al di sotto dei propri standard. Il pareggio finale fa storcere la bocca un po’ a tutti, agli ospiti per aver commesso un passo falso verso la promozione diretta, ai padroni di casa per aver mancato l’occasione della vittoria dopo una partita giocata ampiamente sopra i propri standard.

Al termine della partita gli ultras ospiti tributano la giusta razione di applausi alla squadra ma anche dalla Curva Nord piovono applausi ad una squadra che nella prossima partita deve affrontare il derby col Pisa. A tal proposito qualche coro inerente l’imminente derby si alza dalla curva, al momento in cui scrivo la paura del Coronavirus potrebbe impedire il regolare svolgimento della partita. Al netto delle decisioni che verranno prese al riguardo, un derby senza pubblico non è neanche definibile derby.

Valerio Poli